Malattie prevenibili con vaccino: farmacia e farmacisti incidono su coperture e outcome salute

09/05/2024


L'immunizzazione contro le malattie trasmissibili prevenibili con vaccino non solo riduce la morbilità e la mortalità, ma diminuisce la pressione sui sistemi sanitari. Laddove c'è il coinvolgimento attivo dei farmacisti nelle campagne vaccinali si verifica un ampliamento della copertura e un miglioramento degli outcome di salute per la popolazione. È questo il messaggio veicolato dalla Fip in occasione della pubblicazione della sintesi e delle tabelle relative alla recente indagine - Leveraging pharmacy to deliver life-course vaccination - che mostra, dal 2020 a oggi, un aumento del 64,7% dei Paesi in cui è prevista la vaccinazione in farmacia.

Il Rapporto si basa su un riesame delle precedenti indagini sul tema, condotte nel 2016, 2019/2020 e nel 2022, e su una ulteriore survey a cui hanno risposto 73 paesi, per un totale di 120 paesi presi in considerazione. Come emerge dalle tabelle rese disponibili, nel 2024 sono 56 i paesi in cui è possibile somministrare il vaccino in farmacia, anche se in alcuni paesi questo viene effettuato da figure diverse dal farmacista. Il dato registra un notevole incremento nell'ultimo periodo, passando dai 19 paesi del 2016 ai 34 del 2020. Le amministrazioni in cui sono direttamente i farmacisti a inoculare il vaccino sono, oggi, 48. Anche su questo punto viene sottolineato un trend di crescita - dai 13 paesi del 2016 ai 22 del 2020 - che rende evidente, di fatto, come sia stato soprattutto il periodo della pandemia ad aver dato forte impulso in questa direzione. In 26 paesi, i farmacisti possono somministrare alcuni vaccini direttamente, senza cioè bisogno della ricetta medica - questo avveniva, nel 2013, in 11 territori e, nel 2020, in 19. Mentre sono 3 gli stati in cui i farmacisti possono somministrare senza ricetta tutti e nove i vaccini presi in considerazione dall'indagine, tra cui quello contro epatite B, pneumococco, Hpv, herpes zoster e meningococco.
A essere segnalato, poi, è come l'emergenza relativa al Virus Respiratorio Sinciziale, avvertita soprattutto tra il 2023 e il 2024, abbia ulteriormente impresso una accelerazione alla vaccinazione in farmacia, portando a un allargamento dei vaccini somministrabili - che in molti territori ha riguardato anche il booster contro tetano, difterite e pertosse e il vaccino contro Hpv.
Quanto alla remunerazione, sono 10 quelli in cui le farmacie dichiarano di non ricevere alcuna forma di pagamento per la somministrazione dei vaccini, 9 ottengono un rimborso dai fondi privati, 14 dal sistema pubblico, e 21 dal cittadino.