Cossolo e Pagliacci: lavoreremo su cultura aggregazione e per creare sinergie

11/06/2017


Proprio dalle pagine di F-Online era partita l'esigenza, espressa da Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, di capire, in vista delle elezioni di Federfarma, ma soprattutto alla luce del Ddl Concorrenza, la visione dei futuri vertici verso aggregazioni, cooperative e società di farmacisti, e gli eventuali nuovi soggetti che si creeranno, ma anche di cogliere la possibilità di sinergie e alleanze future. Abbiamo rivolto le questioni aperte ai nuovi vertici del sindacato dei titolari, che guideranno Federfarma e Sunifar per il prossimo triennio, rispettivamente Marco Cossolo e Silvia Pagliacci.

Quale sarà la linea di Federfarma in merito alle aggregazioni di farmacisti e al mondo della cooperazione? Rispetto ai vari punti del programma, quale livello di priorità avrà il tema?
Marco Cossolo:
Proprio i temi delle aggregazioni e della cooperazione rivestono un peso importante nel nostro programma perché sono questioni che dobbiamo affrontare con una certa urgenza. È, infatti, fondamentale promuovere la cultura dell'aggregazione, spiegando ai Colleghi che il modello dei network e delle catene virtuali è in grado di far loro raggiungere il duplice obiettivo di mantenerli indipendenti e renderli competitivi con le catene di capitale. Sarà quindi indispensabile stringere una collaborazione con le proprie articolazioni locali, attraverso la realizzazione di un progetto formativo da mettere a disposizione di tutti, per costruire azioni concrete. Dobbiamo inoltre favorire la conoscenza di strumenti innovativi come la rete d'impresa, che dovrà essere "calzata" sul modello Farmacia, per essere poi diffusa sul territorio.

Silvia Pagliacci: Ci sarà una riflessione importante per far sì che ogni farmacista nel rispetto della propria autonomia possa creare sinergie, magari anche aggregandosi, per affrontare al meglio le sfide che arriveranno con i nuovi scenari all'orizzonte. La cooperazione è un tratto fondamentale del sistema delle farmacie italiane e quindi sarà una risorsa fondamentale che affiancherà i titolari di farmacia nel percorso di rinnovamento. Il tema è già in parte prioritario e verrà calendarizzato quando saremo nelle condizioni di vedere definitivamente approvati i provvedimenti legislativi che hanno un iter in corso.

In che modo potranno essere ricercate nuove alleanze e sinergie con la Distribuzione Intermedia?
Marco Cossolo:
Alleanze e sinergie sono per noi fondamentali. Potenzieremo certo le alleanze già in atto, e dove necessario ci renderemo disponibili a contribuire alla loro organizzazione, ma il nostro impegno sarà rivolto da subito all'istituzione di un Tavolo di Confronto, che veda riunite le varie parti in causa per individuare le strategie da mettere in atto ed elaborare i relativi progetti. Faremo anche una accurata mappatura delle collaborazioni esistenti nelle singole province per avere il quadro esatto della situazione attuale.
Siamo convinti che l'aggregazione sia uno strumento in grado di aumentare la nostra competitività e per questo intendiamo supportare in particolare le cooperative della distribuzione intermedia riconducibili ai titolari di farmacia.

Silvia Pagliacci: Dialogheremo anche con la distribuzione intermedia e sosterremo comunque con forza la posizione di Federfarma a tutela dei farmacisti e delle farmacie ritenendo la distribuzione intermedia complementare al sistema delle cooperative di farmacisti.

In che modo il sindacato gestirà i nuovi soggetti proprietari che deriveranno dal Ddl Concorrenza? Come garantire l'unitarietà del sindacato?
Marco Cossolo:
Gli annunciati provvedimenti volti all'incremento della concorrenza, oltre a cambiare radicalmente il contesto e lo scenario competitivo delle farmacie, per lo meno nel medio/lungo periodo, impatteranno su molteplici aspetti dell'organizzazione, del modus operandi e delle attività del Sindacato. L'ingresso dei nuovi soggetti proprietari rende necessaria una loro classificazione all'interno del sindacato, mantenendo sempre come obiettivo irrinunciabile la sua unitarietà, in cui crediamo fermamente. È chiaro che Federfarma dovrà sì tutelare in primis le farmacie che vogliono rimanere indipendenti, ma dovrà anche occuparsi di non perdere il contatto con la farmacia di capitale e il valore da loro rappresentato. Non saremo certo noi a chiudere la porta ai nuovi soggetti, cercheremo anzi in tutti i modi di trovare un equilibrio.

Silvia Pagliacci: Il sindacato è forte quando è unico e unito. Nel momento in cui ci saranno nuovi soggetti, Federfarma dovrà dialogare con loro, per riuscire a coinvolgerli, e dovrà essere, quindi, un sindacato inclusivo. Un solo sindacato forte e unito consentirà di far coesistere le varie tipologie di farmacie che potranno scaturire dai provvedimenti di legge.

Come cambierà il rapporto con Federfarma Servizi? Quali i contenuti di una possibile collaborazione?
Marco Cossolo:
La collaborazione tra Federfarma e Federfarma Servizi si fonda sull'idea condivisa che la farmacia debba ritornare a rivestire il suo compito primario di tutela della salute pubblica. Già ho detto della nostra intenzione di rafforzare la partnership con la distribuzione intermedia e a maggior ragione con quella cooperativistica che finora si è dimostrata più sensibile e adatta alle esigenze di aggregazione delle farmacie.
Le due organizzazioni stanno già lavorando alla stesura di un protocollo di intesa che valorizzi la collaborazione e la reciprocità.

Silvia Pagliacci: Il rapporto, se cambierà, evolverà in meglio: ci saranno più sinergie e collaborazioni che in passato. Il mondo delle cooperative e, quindi, Federfarma Servizi, saranno sempre più parte strategica e sinergica della farmacia. Il contenitore c'è, i contenuti li dovremo attualizzare strada facendo. Siamo comunque sicuri di iniziare la riflessione da una buona base di partenza.