Vaccini, al via la settimana mondiale. Focus sul ruolo delle farmacie e della distribuzione intermedia

24/04/2024


Humanly Possible - "salvare vite con le vaccinazioni" - è lo slogan per il 2024 della World Immunization Week, la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità per dare visibilità al tema dei vaccini, che si celebra dal 24 al 30 aprile. E anche quest'anno l'attenzione viene richiamata sulla rete delle farmacie e della distribuzione intermedia, che, grazie alla capillarità del servizio, alla tempestività nel raggiungere anche le aree remote, all'accessibilità oraria, può coinvolgere più ampie fasce di popolazione.

L'appuntamento di quest'anno coincide con il cinquantesimo anniversario del Programma Esteso di Immunizzazione, lanciato dall'Oms nel 1974 e inizialmente finalizzato a proteggere i bambini contro sei malattie infantili, tra cui tubercolosi, difterite, tetano, pertosse, poliomielite e morbillo. Oggi, questo numero è cresciuto fino a 13 vaccini universalmente raccomandati per tutto il corso della vita e 17 aggiuntivi, con raccomandazioni dipendenti dal contesto. Proprio grazie ai Programmi estesi è stato possibile ottenere l'eradicazione di alcuni virus - il vaiolo a livello mondiale, la poliomielite, la difterite, la rosolia, in diverse aree del mondo - e combattere il Covid. «I vaccini rappresentano un efficace strumento per la prevenzione delle malattie infettive a tutela non solo dell'individuo, ma della collettività», è il messaggio che viene veicolato da Oms e Unicef, ma «è fondamentale non abbassare la guardia, soprattutto nella tutela delle persone fragili». A preoccupare è il calo dei tassi di vaccinazione, registrato in particolare tra il 2020 e il 2022, legati alla pandemia, alla diffusione delle guerre, a disastri naturali, a un aumento delle fragilità, ma anche alla disinformazione. Un trend che si nota anche nei Paesi ad alto reddito, con conseguente crescita di infezioni, soprattutto nei bambini.

Negli ultimi tre anni, viene sottolineato, più di 1,8 milioni di bambini nella regione europea dell'Oms non ha potuto vaccinarsi contro il morbillo. La conseguenza è un aumento - nel 2023, rispetto al 2022 - di 60 volte del numero di casi. Per quanto riguarda l'Italia, la Società italiana di pediatria rimarca che da inizio anno a fine marzo sono stati segnalati 213 casi di morbillo, di cui il 26,3% ha riportato almeno una complicanza, come la polmonite, e in un caso l'encefalite. L'88% dei pazienti non era vaccinato al momento del contagio. «Anche per quanto riguarda la pertosse dall'inizio di quest'anno stiamo assistendo ad un aumento preoccupante», così come, «rimangono ancora bassi e da incentivare anche i dati di coperture vaccinali (ciclo completo) sia per le ragazze che per i ragazzi nei confronti del Papillomavirus umano (Hpv)».

La settimana, a ogni modo, è ancora una volta occasione per sottolineare il ruolo della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia nelle vaccinazioni. I farmacisti e le farmacie, oltre a garantire capillarità, raggiungere le aree più remote, offrire un servizio altamente tempestivo e professionale, sono in grado di intercettare le fasce più complesse di popolazione. Chi vive in territori privi di servizi sanitari, chi ha difficoltà a raggiungere i centri assistenziali, ma anche chi ha vincoli orari trova nella farmacia di comunità un importante punto di riferimento. Il farmacista, grazie al dialogo che quotidianamente costruisce con i cittadini, è poi in grado, durante tutto l'anno, di sensibilizzare, intercettare gli indecisi, avviare un confronto finalizzato a contrastare la disinformazione. Da qui l'appello che ancora una volta parte dalle associazioni di rappresentanza del comparto, in Europa e nel mondo: valorizzare maggiormente l'apporto della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia nella definizione dei programmi e delle strategie vaccinali, ampliando i vaccini attualmente somministrabili nelle farmacie, sulla falsariga di alcune esperienze più avanzate.