Vaccini, in Lombardia distribuzione a medici e pediatri è tramite farmacie e grossisti

24/09/2020


Sono circa 2 milioni le dosi di vaccini antinfluenzali acquistate dalla Lombardia per la campagna 2020/2021 e anche quest'anno la distribuzione ai medici di medicina generale passerà per le farmacie. A fare il punto Cesare Guidi, Referente Regionale per la Lombardia di Federfarma Servizi e presidente di Club Salute.

«Alla base della distribuzione dei vaccini in farmacia», spiega Guidi, «c'è l'Accordo tra Regione, Federfarma e Assofarm firmato nel 2019. Come l'anno scorso, il sistema si appoggia sulla piattaforma Dpc e prevede una fornitura alle farmacie in base alle richieste dei medici di medicina generale.

Deputata alla gestione di acquisti e distribuzione è la Ats di Bergamo, che, riceverà la prima tranche, indicativamente intorno a metà ottobre. A gestire la distribuzione alle farmacie sonodue grossisti capofila, Cef,per il tramite di Federfarma.CO, e Alleanza: dai capofila le dosi sarannoconsegnato a tutti gli altri distributori in base alle quote di vendita dell'anno scorso. Per quanto riguarda le Aziende Associate di Federfarma Servizi, questo secondo passaggio avverrà sempreper il tramite di Federfarma.Co. È probabile che i vaccini saranno disponibili in farmacia intorno a metà novembre».

Tra le criticità che sono state affrontate in questi giorni c'è stata la questione della tracciabilità, in particolare «per fare in modo che ogni vaccino, secondo il sistema vigente in Europa, fosse individuato da un'Aic. L'operazione, dopo l'intervento degli informatici, richiederà anche un passaggio da parte del ministero della Salute, che dovrà assegnare nuovi Aic».

Restano in ogni caso le preoccupazioni già avanzate anche a livello nazionale per la disponibilità dei vaccini per il canale privato nelle farmacie: «Nei nostri presidi i cittadini stanno già facendo richiesta. Il Tavolo nazionale tra Ministero e filiera, che dovrebbe individuare soluzioni, tornerà a incontrarsi a breve. Il Dicastero sta cercando di individuare nuovi canali di approvvigionamento, che possano dare una risposta anche al fabbisogno della popolazione attiva, non compresa nelle categorie a rischio previste dal Ssn. L'anno scorso, lo ricordiamo, dalla farmacia sono state dispensate circa 900.000 dosi e, tenuto conto della situazione legata all'emergenza sanitaria, la stima per quest'anno è di almeno 1,5 milioni».