Guanti e mascherine, da Mia Farmacia campagna pro ambiente. Impegno green è una priorità

27/07/2020


"Non buttarli dove capita". È il claim di una delle campagne di comunicazione lanciata sui social da Mia Farmacia, rete di circa 300 farmacie indipendenti della più importante cooperativa del centro Italia, Farmacentro, per invitare i cittadini a smaltire correttamente guanti e mascherine dopo l'uso e, in generale, per sensibilizzare verso la tutela dell'ambiente. Ma, a parte una attenzione legata all'attuale emergenza sanitaria, sono diverse le politiche green messe in campo - o in studio - dalla cooperativa, per fare in modo che «la farmacia realizzi, in tutte le dimensioni, il focus sulla salute dei cittadini, che deve significare anche cura dell'ambiente» spiega a F-online Marco Mariani, direttore marketing di Farmacentro.

«Lo vediamo tutti i giorni: purtroppo, guanti e mascherine non sempre vengono smaltiti correttamente, con danni per l'ambiente, ma anche con un rischio per la salute dei cittadini. Per questo stiamo cercando di sensibilizzare i farmacisti e i cittadini sulla necessità di gestire correttamente, dopo l'uso, tali dispositivi, senza disperderli nell'ambiente. Sul tema, abbiamo avviato una campagna attraverso i nostri social, in particolare Facebook e Instagram, con video e messaggi che spiegano in che maniera vanno smaltiti». Ma non si tratta dell'unica politica green avviata dalla cooperativa: «Un primo step è stato quello di trasferire la produzione di Mia Farmacia Magazine, dei volantini delle offerte bimestrali e delle campagne di Informazioni, prevenzione ed educazione sanitaria su carta riciclata, con un abbattimento sostanziale nelle emissioni di anidride carbonica e un notevole risparmio in termini di impatto ambientale. Si tratta di un passaggio molto apprezzato dai farmacisti e dai consumatori e che accompagniamo con campagne di comunicazione sui social, in modo da rimarcare l'importanza di una svolta green».

In studio anche altre iniziative: «Guardiamo con interesse alle esperienze, avviate in altri Paesi europei, di consegna a domicilio tramite mezzi ecologici, come le biciclette. Ma i progetti sono molti. In generale, credo che per una farmacia che si vuole connotare come presidio della salute, la dimensione ambientale non possa essere trascurata, sia in termini di attenzione nelle attività all'interno del punto vendita, sia in termini di sensibilizzazione dei cittadini. Si tratta di costruire un'immagine di coerenza con il posizionamento che valorizza salute e professionalità e, in un certo senso, di dare il buon esempio. D'altra parte, una fetta sempre più cospicua della popolazione mette la cura dell'ambiente tra le priorità ed è disposta a spendere di più per prodotti green».

Sul fronte, poi, del cosiddetto inquinamento indoor, «c'è una riflessione da fare: credo che proprio alla luce dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo occorra prestare ancora più attenzione alla salubrità dell'ambiente della farmacia. Il lockdown ci ha dimostrato quanto la farmacia di prossimità si sia dimostrata un tassello fondamentale nella strategia di assistenza al cittadino. Anche in vista di un autunno che si annuncia caldo sul fronte della prevenzione, credo sia di grande importanza procedere alla sanificazione della farmacia, guardando anche alle metodologie più innovative, ma soprattutto saperlo comunicare alla propria utenza, per rassicurarla e favorire la permanenza in serenità nel punto vendita. I cittadini oggi più che mai cercano questo. In più dobbiamo pensare di fare cultura facendo in modo che prodotti che in passato erano poco usati come i saturimetri entrino nelle case di tutti gli italiani e diventino di uso comune per una rapida diagnosi, al fine di non confondere la normale influenza stagionale con patologie più importanti».