L'esperienza delle cooperative. Da Cofardis le iniziative al fianco di farmacie e cittadini

11/05/2020


Nonostante le difficoltà dell'emergenza, le farmacie, affiancate dalla distribuzione intermedia, hanno continuato a essere in prima linea nel supporto ai cittadini. F-Online continua la sua panoramica sulla situazione nelle Regioni e sul vissuto delle cooperative e società di farmacisti. A raccontare, in questa puntata, è Isidoro Tortorici, Cofardis, nonché delegato regionale di Federfarma Servizi per la Toscana.

Quale criticità avete incontrato nell'espletare il servizio?
La distribuzione del farmaco, servizio essenziale per la comunità, non ha mai subito limitazioni, ma, pur con le difficoltà dettate dalla situazione, ha potuto garantire, accanto alle farmacie, la continuità dell'assistenza farmaceutica ai cittadini. Fin dai primi provvedimenti di contenimento, c'è stata una riorganizzazione di procedure e processi in modo da mettere in atto tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare i lavoratori e contribuire alla riduzione dei contagi anche nei luoghi di lavoro. Laddove possibile è stato attivato lo smart working, mentre coloro che hanno operato in sede sono stati dotati di dispositivi di protezione individuali: mascherine, guanti, gel igienizzante. Fin da subito, poi, si è provveduto a rilevare la temperatura corporea in accesso, a ridurre gli accessi dei fornitori e a contingentare la presenza degli operatori.

Quale è la situazione di disponibilità di prodotti legati alla emergenza, mascherine, gel, guanti? E per i farmaci?
Allo stato attuale, a presentare più criticità sono quei prodotti maggiormente legati alla Fase 2, che vede un più alto numero di lavoratori nelle aziende e un allentamento del contenimento sociale. In particolare, rotture di stock si verificano soprattutto per termoscanner e guanti, per i quali, in particolare, si segnala una certa fatica negli approvvigionamenti. Per l'alcol, come per le mascherine, le criticità hanno caratterizzato un po' tutte le fasi dell'emergenza e, ancora oggi, non c'è una stabilizzazione. Per quanto riguarda invece i farmaci, almeno per il nostro territorio di riferimento, le carenze e le indisponibilità sono state sostanzialmente quelle di sempre. Non è stata riscontrata una particolare mancanza di prodotti.

Quali difficoltà per idrossiclorochina e ossigeno, utilizzati nel trattamento sul territorio dei pazienti con Covid-19?
Per l'idrossiclorochina, sulla base delle indicazioni di Aifa, la Toscana ha previsto una differenziazione delle prescrizioni a seconda che venga utilizzata per le patologie croniche, quali l'artrite reumatoide, e come tassello della terapia per pazienti con Covid-19. In questo secondo caso, la dispensazione avviene attraverso il sistema della Dpc, mentre nel primo caso il farmaco è in convenzionata. A parte una iniziale e temporanea rottura di stock, dovuta anche a fenomeni di accaparramento, al momento nel nostro territorio non ci sono grosse difficoltà e si cerca di far arrivare ai pazienti la terapia. Mentre, sul fronte dell'ossigeno, devo dire che, in generale, in Toscana la situazione è stata meno problematica, rispetto ad alcune zone della Lombardia, certamente più colpite dall'epidemia. Nella mia farmacia, per esempio, ho provveduto ad approvvigionarmi di qualche bombola in più rispetto al normale fabbisogno, ma, per fortuna non ne abbiamo dovuto fare grande uso. La Toscana, va detto, prevede la consegna a domicilio dell'ossigeno da parte della Asl, e l'intervento delle farmacie è solo in attesa che si attivi la procedura. In generale, devo dire che mai come ora è emersa con chiarezza l'importanza della distribuzione intermedia in quanto parte integrante del sistema assistenziale, rivelandosi spina dorsale dell'attività delle farmacie sul territorio.

Quali iniziative avete messo in campo per sostenere farmacie e cittadini in questo periodo?
Cofardis, durante le fasi di maggiore carenza, ha certato di approvvigionare di Dpi le farmacie socie, con invii spontanei e gratuiti, in modo che dipendenti e titolari potessero operare al banco in condizioni di maggiori sicurezza. Questo anche nella consapevolezza del ruolo di prima linea svolto dalle farmacie e dei rischi che i farmacisti corrono nella quotidiana attività di assistenza ai cittadini. Da metà aprile, poi, come si sa, è stata avviata tramite le farmacie di comunità l'erogazione ai cittadini delle mascherine fornite dalla Regione, che vede la distribuzione intermedia giocare un ruolo fondamentale. Si tratta di trenta mascherine al mese - in confezioni da cinque unità - per ogni residente con un'età maggiore di sei anni. La disponibilità giornaliera della Regione è di 1,5 milioni di mascherine e l'erogazione avviene in Dpc, dietro presentazione della tessera sanitaria o del codice fiscale. La fornitura alle singole farmacie da parte del distributore avviene quotidianamente. Tale operazione svolta a titolo gratuito sia per i cittadini sia per la Regione consente, in questo particolare momento di carenza nazionale di mascherine, di soddisfare l'esigenza di approvvigionamento dei cittadini. A parte questo, va detto che da parte della distribuzione intermedia c'è un grande dispiegamento di mezzi e forze, che, secondo la missione che le è propria, vengono messi gratuitamente a disposizione delle farmacie e della collettività. C'è, in questo frangente, un grande riconoscimento del ruolo di servizio sociale indispensabile svolto dalle farmacie e dalla distribuzione intermedia a favore della popolazione e del Ssr.