Turrin: Federfarma.Co è oggi centrale di servizi per reti di farmacie. Passo avanti per sistema indipendente

05/11/2018


La cosiddetta rete delle reti si sta strutturando sempre di più e uno dei cardini del sistema delle farmacie indipendenti è Federfarma.Co, che è stata interessata nell'ultimo periodo da una importante trasformazione, passando dall'essere punto di riferimento per la distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti a una vera e propria centrale di servizi per le reti di farmacie indipendenti. Con un ruolo di primo piano - grazie anche agli strumenti messi a disposizione dei titolari - nel fondamentale processo di standardizzazione di approccio al paziente, dati e servizi. A lanciare la riflessione Francesco Turrin, presidente di Federfarma.Co, a margine della Convention annuale di Federfarma Servizi e Federfarma.Co che si è tenuta dal 18 al 20 ottobre a Mestre. «Lo scenario è in continuo mutamento e un cambiamento che si sta profilando, grazie all'azione congiunta di tutti gli stakeholder, è la costituzione di un sistema delle farmacie indipendenti. Sistema Farmacia Italia, la società di scopo di Federfarma e Federfarma Servizi, ne è l'esempio concreto».

E, sottolinea Turrin, «braccio destro di questo grande progetto è Federfarma.Co, insieme anche a Promofarma». Proprio in questa direzione, «Federfarma.Co ha visto, nell'arco di un paio d'anni, una importante trasformazione che l'ha portata, da centrale di servizi per le cooperative e le società dei farmacisti che era prima, all'essere centrale di servizi per le reti di farmacie indipendenti. Un passaggio fondamentale per il futuro della farmacia e che è stato possibile grazie al know how che abbiamo acquisito nel corso del tempo, nella direzione, in particolare, del supporto alle attività di rete e della gestione dei servizi». Ecco che «in nome di queste competenze e dei supporti che mettiamo a disposizione, come per esempio Sec, siamo in grado di candidarci con forza a essere i partner delle reti di farmacie indipendenti tanto nella fase di strutturazione di progetti e iniziative quanto nel fornire strumenti di pharmaceutical care. Ci poniamo, da un lato, come un elemento in grado di portare uniformazione nell'approccio dei farmacisti al paziente, al servizio e al dato che viene elaborato, e, dall'altro, come nodo di certificazione di cluster di farmacie omogenee, quanto a risultati, sell out, e così via».

Con un importante punto di forza: «Essendo noi anche centrale di negoziazione, abbiamo un rapporto di interlocuzione diretto con l'industria e con le aziende. Questo duplice aspetto ci permette, quindi, da un lato, di attrarre risorse con più facilità e, dall'altro, di garantire proprio quella standardizzazione e massimizzazione nei processi e nei progetti indispensabile per ottenere finanziamenti». In questo senso, «si delinea la possibilità di costituire delle reti trasversali, al di là della proprietà delle stesse, con grandi potenzialità di crescita». Ma un altro punto chiave del sistema che si sta strutturando è rappresentato anche dalla Private Label, «elemento fondamentale di costruzione di una rete di sistema, così come avviene nelle catene di proprietà del capitale. La PL diventa, quindi, strumento di negoziazione con l'industria e di marginalità per la farmacia».