Mirone: aggregazione, professionalità e sostenibilità economica, punti cardinali dell'evoluzione

22/10/2017


Aggregazione, professionalità e sostenibilità economica. Sono tre punti di orientamento che dovranno guidare la farmacia «perché possa continuare a essere libera e offrire un servizio di eccellenza al cittadino» ma soprattutto il costituendo progetto di collaborazione lanciato da Federfarma e Federfarma Servizi per la costruzione di un sistema di farmacie e aziende di farmacisti, in maniera integrata e strutturata. A tracciare il quadro Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, a margine della IV Convention di Federfarma Servizi e Federfarma.Co. Il contesto non è solo quello dell'approvazione del Ddl Concorrenza, con l'apertura al capitale e a nuovi soggetti, ma è anche quello che vede un definanziamento del Ssn e la sfida della cronicità. «Abbiamo bisogno di un nuovo modello, di farmacia e professionale, perché il rischio grande e coinvolge tutto il sistema». Ma proprio nei cambiamenti che «stiamo vivendo c'è anche una grande opportunità ed è quella di una domanda di salute che continua a vedere nella farmacia una risposta di prossimità e un punto di riferimento di salute». Ecco allora le tre parole chiave, «tre temi centrali che devono guidare l'evoluzione della farmacia e rappresentare la base del sistema di farmacie e cooperative, integrate e strutturate, che abbiamo in mente: aggregazione, professionalità, sostenibilità economica».

In questo senso, «la partecipazione alla Convention che abbiamo organizzato ci fa capire che c'è coesione tra le componenti della professione e questo è importante per affrontare il rilancio futuro». Anche perché è «dal confronto delle varie sigle della categoria che si configurerà una linea progettuale e di azione che potrà essere una base per individuare un modello di rete nazionale». «Per ottenere risultati» interviene Marco Cossolo, presidente di Federfarma, «bisogna creare un sistema integrato e strutturato delle farmacie e delle cooperative italiane partendo da ciò che già esiste: una redditività, che oggi eÌ in media di 20mila euro al metro quadro, sopra la media delle strutture organizzate in modo efficiente, e il contatto diretto tra il farmacista e il cliente, un valore difficilmente replicabile. Il progetto di sistema che stiamo sviluppando con Federfarma Servizi, che a differenza del passato nasce dalla collaborazione delle principali organizzazioni di categoria, raccoglie la sfida di spostare la frontiera del valore e di creare un concept nuovo che metta in comune il valore fondante della farmacia che eÌ la professionalità. Solo il mix tra fare sistema e innovazione può portare al successo. E la nostra idea è realizzare tutto questo con un progetto che sia accessibile a tutti, cioè inclusivo e non esclusivo, che si ponga obiettivi raggiungibili e soprattutto sia misurabile, cioè consenta di verificare in corso d'opera risultati e tabella di marcia». Per quanto riguarda la tempistica, continua Mirone, «abbiamo ufficialmente definito le modalità e fissato una tempistica di lavoro insieme alla società di consulenza a cui è stato affidato l'incarico. L'idea è di procedere in maniera modulare cosicché, in fase di realizzazione, avremo modo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori e, se sarà necessario, tappa per tappa, correggeremo il tiro su quello che dovrà essere l'indirizzo».

La prima fase, come è stato anticipato, «verterà su un'analisi del panorama aggregativo, sia sul fronte delle farmacie, sia delle aziende di farmacisti. Questa è una fase molto importante che - ci tengo a chiarirlo - rappresenta un punto di partenza verso l'elaborazione di un modello e quanto già realizzato nel corso del tempo nelle varie esperienze locali verrà valorizzato attraverso l'innesto di una progettualità che trovi il suo cardine nella professionalità. Quello che ci auguriamo infatti è che quanto è stato già realizzato a livello locale dalle Federfarma e dalle aziende di farmacisti possa essere un'incubatrice nella direzione di uno sviluppo di un progetto nazionale». Sul fronte dei contenuti, «è tutto ancora in fase di elaborazione ma proprio dal confronto di oggi, nella tavola rotonda che ha coinvolto le varie sigle della categoria, sono arrivati spunti» e una «direzione di evoluzione deve guardare anche a esperienze, come quella in costruzione nella Area vasta Sud Est della Toscana, che vede la farmacia integrata nelle reti cliniche per la presa in carico del paziente cronico».