Prevenzione, sinergia tra farmacie e distribuzione intermedia elemento chiave. Scudeletti: va valorizzata

17/01/2024


La sinergia tra farmacie e distribuzione intermedia è un elemento cruciale nell'ambito delle attività di prevenzione, in grado di assicurare all'intervento capillarità, tempestività e un'alta adesione della popolazione, e per questo va valorizzata. A fare la riflessione è Chiara Scudeletti, direttore Affari regolatori e Dpc di Unico e delegata regionale per Federfarma Servizi, che riporta anche l'esperienza del Veneto, dove sono in corso progetti che spaziano dallo screening per il tumore del colon retto alla somministrazione dei vaccini in farmacia.

«Oggi più che mai», spiega Scudeletti, «il Ssn vive l'esigenza di un profondo rilancio, che passi attraverso il potenziamento della sanità di prossimità e una valorizzazione delle attività di prevenzione e diagnosi precoce. In questo contesto, il territorio può contare su un tassello fondamentale, che è rappresentato dal rapporto virtuoso e sinergico tra la rete delle farmacie e la distribuzione intermedia. Laddove le farmacie di comunità siano supportate e sostenute anche nell'ambito della prevenzione dalle aziende della distribuzione intermedia sono visibili i risultati in termini di capillarità e accessibilità del servizio, tempestività ed efficienza nella risposta assistenziale, continuità dell'intervento, professionalità nell'approccio al paziente».
In questa direzione, «notevole è il caso del Veneto, dove sono stati avviati con successo servizi di prevenzione, quali lo screening per il colon retto, ma anche la distribuzione e somministrazione dei vaccini anti-Covid e anti-influenzali in farmacia». In particolare, «la campagna vaccinale contro l'influenza, partita il 16 ottobre e attualmente in corso, si è potuta nuovamente avvalere del servizio pubblico della distribuzione intermedia del farmaco, piuttosto che, come avvenuto nel passato Accordo, di altri operatori logistici. Tale sinergia ha permesso di ridurre sprechi e inefficienze, consentendo alle farmacie di offrire a favore dei pazienti un servizio accessibile, esteso negli orari, capillare in ogni parte del territorio e continuo, e garantendo al contempo, in ogni fase del processo, elevata professionalità e standard qualitativi». Nel dettaglio, «grazie all'indispensabile collaborazione degli attori qualificati della filiera del farmaco, i farmacisti del Veneto hanno raggiunto a metà dicembre 34.573 inoculazioni di vaccini antinfluenzali e il totale delle farmacie con almeno una somministrazione ha toccato quota 452. Si tratta di numeri nettamente più elevati rispetto al 2022, che ha visto 407 presidi aderenti e 26.184 vaccini somministrati in farmacia».