Distribuzione intermedia, Scudeletti: progetti di screening e prevenzione gestiti da filiera più efficaci

22/11/2023


Senza la distribuzione intermedia, le transazioni finalizzate alla consegna di farmaci e dispositivi alle farmacie aumenterebbero di 125 volte, con ricadute in termini di costi, ambiente e tempestività. Ma tale attore svolge servizi a tutto tondo a sostegno delle farmacie ed è partner insostituibile per l'avvio di nuovi processi di prevenzione. A fare il punto Chiara Scudeletti, direttore Affari regolatori e Dpc di Unico e delegata regionale per Federfarma Servizi, nel suo intervento alla VIII Convention di Federfarma e Federfarma Servizi.

«Ogni farmacia», spiega Scudeletti, «ha alle spalle, in media, 3,5 grossisti - il 10% ne ha cinque - che effettuano da 2 a 4 consegne al giorno, con una risposta effettuata, mediamente, entro tre ore dall'ordine. Questo dato, che era emerso da uno studio del giugno 2022 della Sda Bocconi, rende evidente quanto la distribuzione intermedia sia fondamentale per la capillarità, accessibilità, tempestività del servizio al cittadino. Non è possibile trovare un operatore così vicino alla farmacia e, alla luce di ciò, la distribuzione intermedia è, ancora di più, partner indispensabile nello sviluppo di servizi di prossimità. Le società e cooperative di farmacisti, non a caso, vivono oggi una coevoluzione, al fianco della farmacia, nella direzione di un potenziamento del ruolo di presidio di sanità territoriale». Questo è tanto più evidente nell'ambito delle attività di prevenzione «quali lo screening del tumore del colon retto, il più diffuso in Italia. Nel 2022, per citare alcuni dati, sono stati riscontrati 48.100 nuovi casi, in crescita rispetto al 2020 di circa l'1,5%, ma 7 cittadini su 10 non eseguono il test offerto gratuitamente dal Ssn e, per questo, sono quanto mai necessarie campagne di sensibilizzazione. La farmacia, affiancata dalla distribuzione intermedia, in questa direzione, rappresenta una leva fondamentale».

D'altra parte, dove c'è stato un coinvolgimento della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia nei progetti regionali l'impatto è visibile. «Le Regioni in cui sono operativi Accordi per lo screening del tumore del colon retto che affidano la gestione a farmacie e distribuzione intermedia sono nove: Calabria, Emilia-Romagna, Fvg, Lombardia, Puglia, Veneto, Piemonte, Sardegna e Sicilia. Solo considerando l'universo delle associate di Federfarma Servizi, tra luglio 2022 e giugno 2023 risultano essere state consegnate alle farmacie, in otto Regioni, oltre 926.000 provette. Interessante poi il dato che è stato reso disponibile dalla Lombardia: nel 2022, nel complesso, sono stati processati dai laboratori 720.000 campioni gestiti dalle farmacie e dalla distribuzione intermedia. Un numero notevole che rende evidente l'impatto in termini di prevenzione della filiera».

Ne emerge che «in un'ottica di potenziamento della sanità territoriale e di un nuovo modello organizzativo del sistema sanitario, basato sulla deospedalizzazione e sulla continuità assistenziale, è fondamentale consolidare e sviluppare tale sinergia tra distribuzione intermedia e farmacie».