Sanità territoriale, Cossolo: la sfida della cronicità per una filiera sostenibile e sinergica

08/11/2023


La sfida che si apre davanti alla farmacia, oggi, è quella di diventare snodo della sanità territoriale, in cui si compia la presa in carico a tutto tondo della cronicità, si segua il percorso del paziente, valorizzando i Kpi sanitari, si contribuisca alla aderenza, favorendo il processo di deospedalizzazione. È questo uno dei messaggi emerso dalla VIII Convention di Federfarma Servizi e Federfarma.co, che si è chiusa a fine ottobre e che ha visto anche rimarcare il ruolo fondamentale della distribuzione intermedia in questa ulteriore linea evolutiva e la necessità di una visione sinergica della filiera che garantisca la sostenibilità dell'intero sistema.

A sottolineare la riflessione è stato Marco Cossolo, presidente di Federfarma: «Con gli interventi proposti dal Governo sono state poste le basi per costruire, per la farmacia, un ruolo ancora più centrale nella gestione del percorso di cura del paziente. Le misure relative ai canali distributivi, che faranno progressivamente confluire nella distribuzione territoriale farmaci della cronicità, pongono le fondamenta di un cambiamento importante, che è stato reso possibile proprio da una remunerazione non più vincolata esclusivamente al prezzo del farmaco. Ora, ci troviamo ad avere più strumenti per affrontare il percorso tracciato dal Dm 77 e dalla riforma della sanità territoriale. Si tratta di una occasione che va colta e declinata al meglio, per rendere, sino in fondo, la farmacia snodo di prossimità». Ma cruciale, in questa evoluzione, è «una filiera che operi in maniera sinergica verso questo obiettivo. Il contesto che da qualche tempo vivono le società e le cooperative di farmacisti è di crescente difficoltà, mentre lo scenario vede affacciarsi sempre più competitor organizzati. Il modello di sistema che nel tempo abbiamo costruito a tutela del paziente va difeso».

Da qui alcune considerazioni: «È necessario sensibilizzare le farmacie a una visione differente del ruolo e a una diversa attenzione verso le società e le cooperative di farmacisti. Penso per esempio alla situazione relativa a dilazioni o al numero di consegne giornaliere. Alla luce dell'aumento del costo del denaro, del caro carburante e dell'energia, le condizioni avute sinora non sono più realistiche. Credo che, sul punto, sia arrivato il momento di un confronto per valutare un modello che garantisca efficacia e tempestività, ma al contempo razionalizzazione e sostenibilità, e che introduca nuovi elementi di sostegno a quel percorso evolutivo a cui le farmacie e il Ssn sono chiamati».