Commissione E-commerce & Digital: al centro modelli inclusivi, ma resta il nodo della normativa

22/03/2021


L'interesse da parte delle farmacie verso esperienze di e-commerce, marketing digitale, omnicanalità, sta progressivamente aumentando, parallelamente all'affermarsi di tali abitudini e aspettative nella popolazione. Proprio a un confronto su tali tematiche e all'elaborazione di progettualità comuni è dedicata la Commissione E-commerce & Digital di Federfarma Servizi.

Se, da un lato, a emergere è la necessità di mettere a disposizione dei soci conoscenze e strumenti, dall'altro c'è anche l'esigenza di elaborare modelli che garantiscano un coinvolgimento diretto e preservino la realtà territoriale e di retail delle farmacie. È questo il punto sui lavori della Commissione e a parlarne a F-online è Giancarlo Stincarelli, direttore generale Farla e componente di essa. «La Commissione», spiega, «si propone come strumento di riflessione e momento di confronto tra le cooperative e le società di farmacisti. Scopo principale è valutare e vagliare modelli di E-commerce e omnicanalità che siano funzionali al lavoro di supporto e servizio a favore delle farmacie, mettere a fattor comune esperienze, fino ad arrivare, eventualmente, a una progettualità condivisa. L'orientamento che emerge è, naturalmente, quello di coinvolgere attivamente le farmacie, che rimangono una presenza fondamentale e imprescindibile. La valutazione si è spostata verso tutti quegli strumenti digitali - tra App e portali di e-commerce - che siano inclusivi. L'idea è, cioè, di realizzare un canale parallelo al retail, grazie al quale possa essere reso disponibile un e-commerce full time, ma, al contempo, in grado di valorizzare le singole realtà delle farmacie, mettendo a disposizione strumenti di dialogo con gli utenti, comunicazione, promozione dei servizi e della propria immagine».

Ma proprio tale orientamento «ha fatto emergere una serie di criticità, legate alla interpretazione della normativa, su cui la filiera è in attesa di chiarimento. Da parte della Commissione questo aspetto viene seguito e monitorato con attenzione e, grazie al supporto di Federfarma Servizi e di Monica Lupo, general manager, siamo stati messi in collegamento con esperti nelle varie discipline, tra cui anche legali, proprio per evidenziare i limiti e valutare elementi di fattibilità. In attesa di capire quale sarà l'orientamento delle istituzioni, va detto che la volontà delle associate è di intraprendere un percorso comune, valido per tutte le società di farmacisti, ma al contempo adattabile».