D'Ercole (DG Federfarma): Farmacia servizi è occasione per categoria, pazienti e Ssn

27/01/2020


Sperimentazione della farmacia dei servizi, nuova remunerazione e Convenzione farmaceutica. Sono queste le sfide più significative per le farmacie che si presentano all'orizzonte. A fare il punto Alberto D'Ercole, da ottobre Direttore Generale di Federfarma, che F-Online è andato a sentire. D'Ercole, già Ufficiale Superiore del Corpo delle Capitanerie di porto, negli ultimi tredici anni ha svolto la propria attività professionale presso gli Uffici di Gabinetto e gli Uffici legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di vari Ministeri. Da ultimo, è stato coordinatore dell'Ufficio legislativo del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Direttore, quale valore aggiunto porta la sua esperienza professionale al fianco delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione per la categoria?
Il valore aggiunto viene, in realtà, dalla squadra, dalla dedizione e dalle competenze degli Uffici con i quali lavoro e che spiccano per professionalità e puntualità. Dopo aver passato tredici anni al servizio delle strutture di Governo del Paese, il principio ispiratore, di fatto, non è cambiato ed è quello che ho sempre seguito: l'interesse pubblico. Un buon servizio reso dalle farmacie va a vantaggio della categoria e si coniuga perfettamente con la tutela dei cittadini e l'ottimizzazione del SSN.

Quali sono le principali sfide per la farmacia che dovrà affrontare Federfarma?
Sono tre i temi all'orizzonte di maggior rilievo: la riforma della remunerazione, la farmacia dei servizi - estesa, grazie alla Legge Bilancio 2020, a tutte le Regioni a statuto ordinario - e il rinnovo della Convenzione, scaduta dal 2001. Si tratta di temi strategici che hanno, nelle diverse declinazioni, un comune denominatore: la valorizzazione della professione del farmacista a tutela della collettività.
Per quanto riguarda la remunerazione, il dato economico di sintesi da cui dobbiamo partire è allarmante: il margine medio complessivo per tutte le farmacie è passato da un valore, al netto dell'Iva, di 2,48 euro del 2011 a confezione a 2,02 del 2018, con una flessione registrata pari a circa il 23%. Si tratta di una situazione che è andata aggravandosi nel tempo e oggi rischia di mettere a repentaglio la sostenibilità economica della farmacia. Rivedere il modello di remunerazione è quanto mai necessario per il sistema delle farmacie, ma, al contempo, darebbe anche la possibilità di potenziare ed esaltare ancora di più le modalità di dispensazione del farmaco e la prestazione del farmacista. Spingere verso una farmacia votata all'attività professionale, ai servizi cognitivi, quali l'aderenza alla terapia, è, in primo luogo, un vantaggio per il Servizio sanitario nazionale, che vedrebbe migliorare gli outcome di salute della popolazione, ma anche realizzare una decongestione nell'utilizzo delle proprie strutture - ospedali, pronto soccorso, e così via - con un miglioramento delle liste d'attesa e un risparmio di risorse economiche. Il tavolo è aperto e auspichiamo che una nuova proposta possa essere definita il prima possibile.
Come pure ben avviato è il confronto per il rinnovo della Convenzione farmaceutica. Anche in questo ambito si intravede una grande occasione per la categoria e per l'assistenza: avremo infatti la possibilità di regolare in via amministrativa talune esigenze del comparto ed esaltare maggiormente il ruolo professionale del farmacista per la collettività.

E in questo senso l'estensione della farmacia dei servizi a tutte le Regioni gioca un ruolo importante...
Fornire servizi a tutta popolazione attraverso la rete capillare delle farmacie è un modo per rendere più uniforme e omogenea la risposta assistenziale, migliorando l'accessibilità per i cittadini e determinando risparmi per il Ssn. Se, da un lato, il legislatore ha dimostrato di aver ben chiaro il percorso per la farmacia, adesso la palla passa a noi. Tutto quello è possibile mettere in campo per accompagnare e favorire questo processo, verrà fatto. La Federazione, d'altra parte, ci crede fortemente e sa di poter contare su una platea di professionisti di assoluto rilievo. Ora bisogna passare all'azione e spetta anche al singolo farmacista fare la propria parte.