Antibiotico resistenza: misure coordinate, prossimità e reti territoriali risultano più efficaci

27/03/2024


La lotta all'antibiotico resistenza coinvolge tutti gli operatori sanitari, dai medici - che sono chiamati a limitarne la prescrizione, selezionare la tipologia più appropriata, privilegiare, in scienza e coscienza, quelli a spettro ristretto - ai farmacisti di comunità. In particolare, i farmacisti possono incidere attraverso l'effettuazione di test rapidi, quali quelli per lo streptococco, la diffusione di buone pratiche nella popolazione, la spinta alla vaccinazione, ma anche mediante la sensibilizzazione sul corretto smaltimento delle dosi inutilizzate.

Nei Paesi in cui il consumo di antibiotici - per uso umano e animale - è calato, si è verificata una parallela flessione del fenomeno dell'antibiotico resistenza e il dato emerge anche dal Quarto rapporto della Commissione europea, pubblicato a gennaio, che si riferisce ai dati 2019-2021. Diverse sono le misure che si sono rilevate di rilievo e a tornare sul tema è un focus dell'Ordine dei farmacisti francesi che sottolinea ancora una volta l'importanza della prossimità e delle reti territoriali. I due pilastri dell'azione di contrasto all'antibiotico resistenza sono, in sintesi, il corretto utilizzo e smaltimento dell'antibiotico e la prevenzione. Rafforzare un approccio proattivo nella popolazione rispetto alla prevenzione di infezioni virali - dove spesso vi è una inappropriata prescrizione di antibiotici - e batteriche è un primo step, ma l'elemento fondamentale della buona riuscita di una campagna è il coordinamento territoriale e il coinvolgimento di tutti gli attori. Una formazione specifica è altrettanto importante, soprattutto se prevede momenti di collaborazione dei diversi attori. Consentire poi una circolazione delle informazioni sanitarie del paziente, attraverso, per esempio, il Dossier clinico e farmaceutico, è un'altra leva in grado di limitare l'uso degli antibiotici. Ma l'invito per gli operatori sanitari è soprattutto quello di attivare azioni coordinate di sensibilizzazione e di contrasto lungo tutto il percorso di salute del paziente, con l'auspicio che si possano costituire vere e proprie reti territoriali di professionisti. Test diagnostici, quali quelli per rilevare lo streptococco, vaccini, presa in carico per la corretta assunzione dell'antibiotico sono alcuni esempi delle azioni riguardanti il farmacista di comunità, che, tuttavia, possono acquisire ancora più rilievo laddove siano inserite in azioni condotte in équipe.