Europa, con vaccini in farmacia aumenta copertura oraria e migliora l'adesione della popolazione attiva

06/12/2023


In Europa, un terzo delle vaccinazioni effettuate è stato somministrato al di fuori dei giorni e degli orari lavorativi, diminuendo così l'impatto sulle assenze dal lavoro e aumentando l'adesione della popolazione alle campagne vaccinali. Questo dato mette in evidenza quanto sia necessario proporre un servizio accessibile, sia in termini di prossimità, sia di orari, proprio attraverso il contributo delle farmacie di comunità. A sottolinearlo è il Position Paper sul ruolo dei farmacisti di comunità nelle vaccinazioni recentemente pubblicato dal Pgeu.

Allo stato attuale, spiega il Documento, i farmacisti possono effettuare vaccinazioni contro l'influenza e il Covid-19 in farmacia in 15 Paesi Europei: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Norvegia, Romania, Svizzera, Regno Unito. In nove Stati, poi, i farmacisti possono somministrare anche altri vaccini, quali, per citarne alcuni, pneumococco, le vaccinazioni per i viaggiatori, herpes zoster, colera, difterite, tetano e pertosse, meningococco, tifo, alcuni gruppi di epatite, alcuni gruppi di encefaliti, papilloma virus, rotavirus, rabbia e varicella. L'elenco dei Paesi include anche la sperimentazione partita nelle Marche relativa all'herpes zoster, e, tra gli altri Stati, vengono segnalati Francia, Danimarca, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Svizzera e Regno Unito. In tre Paesi, poi - Croazia, Estonia e Paesi Bassi - a poter somministrare vaccinazioni nelle farmacie sono altri professionisti, per esempio medici e infermieri.

Le evidenze scientifiche, a ogni modo, mostrano come la vaccinazione che coinvolga anche la farmacia porti a un aumento della copertura, specialmente per l'influenza, andando a raggiungere quella fascia di popolazione più fragile, ma, al contempo, anche quella attiva, dove, spesso, si rileva un alto tasso di non adesione. I dati mostrano, non a caso, un aumento nella copertura vaccinale in chi, nei due anni precedenti, non aveva effettuato il vaccino.

Nei Paesi in cui è stata avviata la vaccinazione in farmacia, i farmacisti comunque seguono programmi di formazione, inclusa quella continua, e di pratica, che comprendano anche il corretto utilizzo della adrenalina e le procedure di pronto intervento.
Ma, una importante riflessione va, poi, alle tecniche di comunicazione al paziente: l'uso delle notifiche via cellulare o mail, l'utilizzo del fascicolo elettronico sono considerati strumenti fondamentali che andrebbero maggiormente implementanti anche nel setting della farmacia, in quanto migliorerebbero la possibilità di raggiungere la popolazione con comunicazioni mirate, favorirebbero l'accessibilità delle informazioni e le relazioni tra professionisti sanitari, contribuendo al contempo alla formulazione di adeguate strategie di pubblica sanità.