Farmacia dei servizi, da Fip appello per approfondire privacy ed etica professionale

14/09/2023


Tra test, prestazioni diagnostiche, vaccini, servizi di pharmaceutical care, il farmacista, rispetto al passato, viene a contatto con un numero maggiore di dati sensibili del paziente, relativi a condizione clinica, patologie in corso, e così via. Per il suo ruolo nella presa in carico, poi, viene a relazionarsi con frequenza anche con gli altri attori della sanità territoriale e, in questo contesto, diventa centrale la questione della privacy e dell'etica professionale. 
A lanciare la riflessione è la FIP, che fa anche un appello per adeguare la formazione a tali tematiche.

La farmacia dei servizi è una realtà che si sta diffondendo in Europa e che sta cambiando il modo di relazionarsi del farmacista con il paziente e con le altre professioni sanitarie. Tramite le prestazioni di telemedicina, i servizi diagnostici, ma anche la presa in carico finalizzata ad attività di medicine review, pharmaceutical care, aderenza alla terapia, il farmacista si trova a maneggiare dati altamente sensibili.
Al contempo, l'approfondimento del suo ruolo nella sanità territoriale implica un aumento delle occasioni di contatto con le altre professioni sanitarie e della condivisione di tali informazioni. Questa evoluzione rende necessario un avanzamento delle competenze non solo da un punto di vista professionale e clinico, ma anche in relazione alla garanzia della privacy e all'etica professionale. Si tratta di tematiche che oggi più che mai richiedono l'avvio di una riflessione all'interno della categoria e tra le componenti sanitarie, nonché un approccio più consapevole e di lungo respiro del singolo professionista.
Ma tale evoluzione va sostenuta anche attraverso un ampliamento delle possibilità formative del farmacista, che sempre più dovrebbero ricomprendere aspetti che, se ben gestiti, costituiscono elementi ulteriori di tutela dei pazienti.