Nuovo sistema di tracciatura europeo: il punto in Italia e il confronto in Secof

12/07/2023


In merito al sistema europeo di tracciatura del farmaco, mediante codice univoco Data Matrix, che vede per l'Italia una proroga al 9 febbraio 2025, sta proseguendo il confronto tra le associate di Federfarma Servizi, all'interno del Gruppo di lavoro istituito ad hoc, e con la filiera nel Tavolo ministeriale sull'NMVO. A fare il punto, Monica Lupo, direttore generale di Federfarma Servizi, all'indomani di due importanti riunioni tenutesi sul tema.

«Come Federfarma Servizi stiamo lavorando su un doppio binario: al nostro interno prosegue il confronto con il Gruppo di lavoro NMVO e, sul piano della rappresentanza istituzionale, insieme alle altre sigle della filiera del farmaco, stiamo procedendo nel dialogo con il ministero della Salute, Aifa e Poligrafico dello Stato», spiega Lupo. «Stiamo portando avanti l'analisi e il coordinamento indispensabili per implementare, come richiesto dall'Europa, un sistema anti-contraffazione del farmaco che sia sicuro e armonico, partendo, tuttavia, dalla consapevolezza che il modello italiano, basato sulla tracciatura del bollino, è un unicum a livello europeo, con caratteristiche proprie e la garanzia di un elevato livello di sicurezza del farmaco». In particolare, «con le aziende associate stiamo affrontando la tematica all'interno del Gruppo di lavoro dedicato, con l'obiettivo di condividere osservazioni tecniche, punti di vista operativi e valutazioni di impatto economico del nuovo sistema». A tal fine «abbiamo deciso di organizzare un incontro con le associate di Secof - l'organismo di rappresentanza europea delle cooperative di farmacisti in cui Federfarma Servizi siede insieme a Federfarma.Co - durante il quale la cooperativa francese Astera e quella spagnola Bidafarma hanno condiviso la loro esperienza nell'implementazione del sistema di NMVO. Il confronto è stato molto utile per analizzare i cambiamenti e gli investimenti che si sono resi necessari per i Distributori Intermedi con l'entrata in vigore del sistema europeo. Crediamo fortemente nel valore del lavoro di rete, nella condivisione di contenuti e nella ricerca di soluzioni pratiche alle necessità delle nostre associate, per questo abbiamo in programma anche una visita delle nostre aziende in una delle cooperative di farmacisti di Secof, così da verificare in loco gli step organizzativi che il nostro specifico comparto è chiamato ad affrontare, in questo momento di ingenti costi già a carico delle nostre associate a diverso titolo. Siamo consapevoli che il punto di partenza dell'Italia è un contesto completamente diverso dagli altri Paesi europei - considerato per altro una eccellenza per la sua capacità di seguire il farmaco in tutto il suo percorso - e che ciò determina alcuni nodi da sciogliere, sui quali ci stiamo confrontando al Tavolo ministeriale istituito ad hoc».

Al momento «insieme alle sigle dell'industria e della farmacia abbiamo condiviso una proposta operativa che abbiamo rimesso alla valutazione del ministero della Salute, confidando possa essere uno strumento di confronto anche a livello europeo, che consideri la tipicità del nostro Paese. Nel frattempo, siamo in attesa di un confronto con le sigle dell'industria e della farmacia per verificare gli aspetti tecnico-operativi che rischiano di avere un forte impatto sui distributori intermedi. Come sempre, per Federfarma Servizi il dialogo con la filiera e le istituzioni rappresenta uno strumento imprescindibile per fare sistema a tutela della salute pubblica e svolgere al meglio il servizio pubblico cui è chiamato il nostro specifico comparto».