Dal testing ai vaccini, le attività da potenziare in farmacia contro l'antibiotico-resistenza

28/06/2023


I farmacisti di comunità di tutta Europa contribuiscono in maniera sostanziale alla lotta contro l'antibiotico resistenza attraverso diverse azioni ed attività, che vanno, a seconda dei Paesi, dal sostegno ai pazienti nell'appropriato utilizzo degli antibiotici e al corretto smaltimento di quelli inutilizzati, sino alle iniziative di screening e testing che permettono una diagnosi più mirata da parte di medici e pediatri per alcune patologie. Tuttavia, si tratta di un ruolo che, secondo il recente Position Paper del Pgeu, andrebbe ulteriormente potenziato, attraverso una pianificazione sanitaria e una normativa più mirata e uniforme nei diversi Paesi europei.

L'allarme sull'antibiotico-resistenza è in crescita e, in Europa, come in altre parti del mondo, sono allo studio diverse misure di intervento. Il ruolo del farmacista è ormai riconosciuto come determinante, soprattutto alla luce della capillarità delle farmacie e della possibilità di intercettare una fetta di popolazione meno raggiungibile. Diverse sono le azioni che, se avviate nelle farmacie di comunità con il sostegno dei farmacisti, potrebbero far conseguire risultati importanti. In primo luogo, sottolinea il Position Paper del Pgeu, c'è il supporto all'aderenza alla terapia. Secondo la letteratura, tra le principali criticità che acuiscono il problema c'è l'interruzione della terapia antibiotica prima del termine del ciclo o un eccessivo prolungamento della stessa, la non aderenza alle indicazioni relative al dosaggio, per esempio con dosaggi inferiori, o agli schemi di assunzione, nonché un non corretto smaltimento delle confezioni inutilizzate. Si tratta di situazioni che potrebbero essere ridotte notevolmente grazie all'intervento del farmacista. L'auspicio, in particolare, è che possano essere potenziati gli strumenti di comunicazione con il medico e il pediatra e di condivisione dei dati, tramite il Fascicolo sanitario o il Dossier farmaceutico.

Un altro aspetto fondamentale è quello relativo agli screening e ai test, che, dalla pandemia, hanno trovato un forte sviluppo nelle farmacie di comunità. Anche questa attività è di particolare importanza perché, soprattutto se coordinata, può facilitare la diagnosi da parte di medici e pediatri e ridurre, di conseguenza, il ricorso all'antibiotico.
Infine, anche la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale e l'auspicio da parte del Pgeu è che possa essere sempre più radicata nell'asset delle farmacie di comunità, estendendola progressivamente anche alle patologie prevenibili da vaccino, secondo alcuni modelli avviati in Europa.