Farmaci contraffatti, sempre maggiore il ricorso a Social e App per spingere le vendite

26/07/2022


Il mercato di prodotti farmaceutici illegali a livello globale vale 4,4 milioni di dollari, risultando così particolarmente attrattivo per le organizzazioni criminali di tutto il mondo. Il modello di business si sviluppa attraverso connessioni internazionali, tanto che spesso la produzione del prodotto avviene in un Paese, le attività di distribuzione in un altro, mentre la promozione, per lo più online, viene ospitata su server e siti presenti in un altro ancora. Questa struttura rende complicata l'azione di contrasto e, per questo, «le forze dell'ordine devono lavorare insieme, anche lungo i confini, per proteggere con efficacia i consumatori da danni per la salute che possono essere anche molto ingenti», ha detto il segretario generale di Interpol, Jürgen Stock, spiegando i risultati della XV operazione Pangea.

L'operazione, che si è svolta nell'arco di una settimana, dal 23 al 30 giugno, ed è finalizzata a contrastare la commercializzazione online di medicinali e illegali o falsificati, ha visto la partecipazione di 94 Paesi. A livello mondiale, si è conclusa con il sequestro di oltre tre milioni di unità di farmaci e dispositivi medici e l'arresto di diversi soggetti. Durante le operazioni, a essere stati oggetto di ispezione e controllo sono stati 280 hub postali e aeroportuali, centri di spedizione e logistica e così via, e circa 3000 pacchi. Quasi la metà di questi (il 48%) contenevano medicinali contraffatti o illegali, con quelli per la disfunzione erettile che rappresentavano circa il 40% dei prodotti sequestrati. Le forze dell'ordine di Australia, Argentina, Malaysia e Stati Uniti hanno posto sotto sequestro anche 317.000 Kit Covid non autorizzati. Solo negli Usa si stima che i sequestri valgano circa tre milioni di dollari. Sotto la lente delle forze dell'ordine, a livello complessivo, sono finiti poi 4.000 siti, tra cui social network e App di messaggistica, che sono stati chiusi.

Un aspetto che richiede sempre più attenzione da parte dei vari Paesi, infatti, riguarda le attività online. Complice la pandemia, la domanda di e-commerce è notevolmente cresciuta, con la conseguenza che la pubblicizzazione, le vendite e la fornitura di prodotti illeciti ha trovato in questa modalità un incubatore. Spesso i Social network e le App di messaggistica sono utilizzati come strumento di promozione per spingere la vendita di medicinali contraffatti o illeciti e durante l'operazione Pangea sono stati individuati oltre 1200 annunci all'interno delle principali piattaforme. In generale, sono state aperte oltre 600 nuove linee di investigazione e emessi oltre 200 mandati. Le forze dell'ordine hanno già bloccato le attività di 36 organizzazioni criminali.

Per quanto riguarda l'Italia, spiega una nota congiunta dell'Agenzia delle Dogane, Aifa e Nas, «grazie all'intensificazione dei controlli, tra le spedizioni dirette verso lo Stivale, sono state individuate e sequestrate, nel corso della week of action, quasi 43.000 unità di farmaci illegali e falsificati, per un valore stimato di oltre 150.000 euro. In particolare, è stato possibile intercettare spedizioni di medicinali che, oltre ad essere illegali e avviate da soggetti non autorizzati, venivano effettuate in difformità alla temperatura controllata di conservazione, prefigurando notevoli rischi per la salute qualora somministrati. L'operazione ha poi consentito di raccogliere spunti investigativi relativi al traffico internazionale di farmaci ad alto costo provenienti dal nostro Paese».