Carenze, la chiave per mitigarle è l'informazione immediata. Fip: valorizzare i farmacisti

21/09/2020


Quello della carenza e indisponibilità di medicinali è un problema di rilevanza globale avvertito dai diversi servizi sanitari nazionali. Varie possono essere le cause, ma tra le attività che permettono una migliore gestione del fenomeno c'è anche la circolazione e diffusione di informazioni e un approccio coordinato tra gli Stati. I farmacisti, in questo scenario, sono tra le figure professionali che più possono mitigare gli effetti delle carenze e l'auspicio è che tale ambito venga implementato. È questo uno dei messaggi che emerge dallo Statement of policy on medicines shortage, pubblicato la scora settimana dalla International pharmaceutical federation.

Non a caso tra le raccomandazioni avanzate da Fip c'è un invito, rivolto a tutti gli Stati, a creare una serie di strumenti, accessibili pubblicamente, per raccogliere e diffondere informazioni in merito a carenze e indisponibilità. L'idea è di mettere i medici prescrittori nelle condizioni di avere immediato accesso a informazioni sicure e chiare, così come farmacie e cittadini. Adottare misure che permettano di conoscere in tempo reale la situazione di carenze e indisponibilità è una delle chiavi per mitigarne l'impatto sui pazienti.

I farmacisti, negli ospedali e soprattutto nelle farmacie di comunità, rivestono già oggi un ruolo fondamentale nella gestione di tale fenomeno e, in prospettiva, se valorizzati e dotati di strumenti, potrebbero potenziare il proprio impatto anche nella gestione del paziente. In particolare, tra le azioni auspicabili c'è quella di favorire una maggiore collaborazione tra le diverse figure professionali del Servizio sanitario, oltre che all'interno della filiera.