Digitalizzazione, e-health e dossier farmaceutico: dall'Europa appello per accelerare

09/09/2019


Sono stati riproposti questa estate, attraverso siti istituzionali e social, gli appelli, elaborati già da tempo, di Pgeu e Fip, per potenziare lo sviluppo di e-health e dossier farmaceutico, prevedendo per i farmacisti un ruolo più attivo. Due posizioni, su cui le associazioni periodicamente ritornano, che intendono riaccendere i riflettori dei decisori politici - tanto in Europa, quanto negli stati membri - su tematiche considerate indispensabili per migliorare la gestione del paziente, anche rispetto all'assistenza farmaceutica, e per ottenere un migliore utilizzo da parte dei servizi sanitari delle risorse.

Accesso da parte dei farmacisti dei dati del paziente
Per la Fip, in particolare, consentire l'accesso ai dati sanitari dei pazienti da parte dei farmacisti è un passaggio indispensabile per raggiungere la massima sicurezza nell'uso dei farmaci. I farmacisti sono gli esperti in tema di medicine e per questo sono in grado di assicurare un percorso di cura da parte del paziente aderente e più sicuro, riducendo rischi ed errori.
Alla luce di questo, è quanto mai necessario un supporto legislativo da parte degli stati membri, indirizzato a consentire l'accesso ai dati e cercare di rendere il farmacista più responsabile rispetto all'utilizzo delle medicine dei pazienti.

mHealth, eHealth e teleHealth
Non solo: parallelamente, per il Pgeu, è di fondamentale importanza accelerare sui processi di digitalizzazione e di e-health, rispetto ai quali la situazione dei diversi Paesi Europei è variegata. Questo, oltre a permettere, nella direzione di quanto auspicato dal Fip, un più facile accesso ai dati del paziente, in grado di migliorare l'impatto del farmacista rispetto alla cura, consente anche di sviluppare ulteriormente i servizi prestati ai cittadini. Con l'ulteriore vantaggio di raggiungere, grazie alla capillarità della farmacia di comunità, regioni isolate da un punto di vista logistico e socio-economico, e di portare processi di prevenzione e cura anche a quelle fasce della popolazione più fragili, che talvolta si trovano ai margini dell'assistenza.
Per altro, nota il Pgeu, la maggior parte delle farmacie in tutta Europa sono già dotate di computer e connessione internet (con la banda larga piuttosto diffusa) e già pronte a erogare servizi digitali, con la necessità di investimenti meno elevata che in altri settori.