Francia, Fip: contraffazione assente da filiera tradizionale. Garanzia è il farmacista

11/06/2018


Anche in Francia, come nel nostro paese, il fenomeno della contraffazione è pressoché assente dalla filiera tradizionale. E, secondo quanto riporta il documento della Fip "Farmacisti nella filiera. Ruolo nella qualità e accessibilità", le ragioni sono in una filiera sottoposta a forte controllo e che prevede, in ogni fase, la presenza del farmacista. Oltralpe, si legge nel documento, «i farmacisti sono presenti lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, alle farmacie di comunità, ospedaliere, fino ai laboratori clinici. Per ragioni di sicurezza, le autorità garantiscono l'esclusiva ai farmacisti non solo nella dispensazione di tutti i farmaci, con prescrizione o senza, ma anche nella produzione e nella distribuzione intermedia. Tutte le fasi del processo del farmaco possono essere portate avanti da aziende farmaceutiche (intese come status legale), che sono regolamentate e autorizzate dalle Autorità».

Allo stesso modo, «la vendita da parte dei produttori è autorizzata esclusivamente verso i distributori o le farmacie di comunità e nel sistema non sono previsti altri intermediari quali i brokers. In Francia qualsiasi compagnia che abbia almeno un esercizio di distribuzione farmaceutica deve essere di proprietà di una società il cui management o executive board includa un farmacista», che è «personalmente responsabile» dei processi. In particolare, il farmacista «organizza e controlla tutte le attività di ambito farmaceutico e vigila che le condizioni di trasporto garantiscano una corretta conservazione, integrità e sicurezza del medicinale». Gli «studi per diventare farmacista durano sei anni» e «chi opera nella distribuzione segue una specializzazione industriale», con un ulteriore step formativo che «può essere un master in distribuzione farmaceutica o in gestione della qualità».

Questo anche perché «i farmacisti siano in grado di adottare misure adeguate nel caso di problemi» - un tema che diventerà ancora più cruciale con il progredire della complessità dei farmaci, quali quelli biologici - e «di mettere in atto misure preventive e un approccio basato sulla conoscenza dell'errore». D'altra parte, «i distributori hanno un ruolo pubblico e una grande responsabilità». Tra le informazioni che devono notificare alle autorità anche la «rilevazione di un volume inusuale di vendite relative a un prodotto su cui può esserci abuso». Altra misura che contribuisce a combattere il mercato nero.