Farmaci illegali, le autorità europee si confrontano sulla condivisione di informazioni

07/10/2017


Promuovere uno scambio di informazioni ed esperienze pratiche tra i rappresentanti delle autorità coinvolte nella lotta contro la falsificazione dei medicinali. È stato questo il principale obiettivo del meeting del Working group of enforcement officers (Wgeo) che si è tenuto a Montreux, in Svizzera, a inizio mese, e che ha visto la partecipazione di circa 80 esperti in rappresentanza delle autorità di 26 Paesi. Il WGEO è un gruppo di lavoro, nato in seno all'Heads of Medicines Agencies (HMA), che si pone l'obiettivo di «intensificare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità europee nella lotta contro la criminalità nel settore farmaceutico» e, dal 2004, si riunisce due volte all'anno, nel Paese a cui è assegnata la presidenza di turno dell'UE. Secondo quanto riporta un comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo Svizzero, a emergere è che «la cooperazione transfrontaliera è essenziale per contrastare in modo efficiente la produzione e il commercio di principi attivi illegali».

Durante il meeting, «particolare rilevanza è stata data al commercio di medicinali falsi su Internet e all'individuazione di misure e strumenti con cui le autorità possano procedere contro i siti e i canali di vendita illegali». Per la prima volta «ha partecipato all'incontro anche una esperta operante nel settore dei social media. Nel corso della discussione sono state illustrate le modalità con cui sarà possibile contrastare in futuro il commercio illegale tramite le piattaforme social e un rappresentante dell'OMS ha riferito delle attività avviate e coordinate a livello mondiale sul tema». Inoltre «un altro punto importante ha riguardato la preoccupante tendenza alla contraffazione di farmaci nel mercato legale di alcuni Paesi dell'UE». Per l'Italia, era presente anche Domenico Di Giorgio, direttore dell'Ufficio qualità prodotti e contrasto al Crimine farmaceutico dell'Aifa.