Friuli-Venezia Giulia, buoni risultati su vaccini e servizi favoriti da sinergie nella filiera

28/02/2024


Le farmacie del Friuli-Venezia Giulia sono chiamate sempre più a rappresentare un punto di riferimento sanitario per la cittadinanza e, da parte della Regione, emerge l'intenzione di sostenere questa importante rete, in termini di capillarità e prossimità ai pazienti. Alla base, tuttavia, va rilevato il ruolo essenziale della distribuzione intermedia, in grado di supportare le farmacie in molte attività e funzioni.

A fare il punto Alessia Soranzo, referente regionale di Federfarma Servizi e direttore tecnico, responsabile per la Dpc, di UNICO -che è a capofila della Dpc regionale-, che analizza le previsioni dell'Accordo quadro stipulato l'anno scorso, tra cui rientra anche il capitolo relativo alla distribuzione dei presidi per diabetici, di prossima partenza.

«L'Accordo quadro stipulato dalle rappresentanze delle farmacie e la Regione l'anno scorso», spiega, «ha visto un fondamentale riconoscimento da parte pubblica del valore della capillarità, emerso anche nell'attenzione alla sostenibilità delle farmacie più disagiate e con un bacino di utenza più limitato». Importante è la valorizzazione dei servizi, che «spaziano dalla digitalizzazione alla telemedicina, alla presa in carico, ai vaccini, e così via». Per quanto riguarda la distribuzione intermedia, «abbiamo con la Regione un rapporto costante e di collaborazione. Molti servizi, quali per esempio la Dpc o la distribuzione dei vaccini ai medici di medicina generale per il tramite delle farmacie, sono attivi da diverso tempo». Mentre, in riferimento alla somministrazione di vaccini in farmacia, sia contro il Covid-19, sia contro l'influenza, «va registrato, a fine 2023, un importante risultato, con un aumento dell'adesione da parte dei cittadini. Si tratta di un aspetto importante che evidenzia il ruolo della rete delle farmacie e della distribuzione intermedia nelle attività di prevenzione per i cittadini e di sostegno al Ssn».

E proprio in questa direzione «si inserisce il lavoro che stiamo portando avanti nei tavoli tecnici con la Regione, per attuare la parte di Accordo quadro che riguarda la distribuzione dei presidi per diabetici in farmacia e che ci vede coinvolti attivamente. Stiamo costruendo il modello, anche con la partecipazione dei medici diabetologi, e ritengo che tra non molto si potrà entrare nell'operatività». Tra gli altri punti «su cui stiamo lavorando con la Regione c'è anche il Disciplinare tecnico collegato che vede, rispetto al precedente, una serie di miglioramenti, resi possibili anche grazie al dialogo e al rapporto che nel tempo, come comparto, abbiamo costruito con la parte pubblica».