Carenza farmaci, il tema al centro di un programma di Radiouno

06/12/2023


Il tema della carenza dei farmaci - criticità ancora viva e che richiede un alto livello di attenzione - è stato al centro della trasmissione radiofonica "Spaziolibero", a cura di Rai Radio 1, che, nella puntata andata in onda il primo dicembre, ha visto un intervento di Federfarma Servizi. Per voce di Marco Mariani, direttore generale di Farmacentro, associata a Federfarma Servizi, è stato messo in luce il valore sociale e sanitario di servizio pubblico che le cooperative e società di farmacisti quotidianamente svolgono a supporto delle farmacie e della sanità territoriale.

«Le referenze che, al primo dicembre, sono riportate nella lista dei farmaci attualmente carenti di Aifa raggiungono le 3500 unità», è stato l'intervento di Mariani, che ha affiancato il presidente di Federfarma Servizi, Antonello Mirone. «Il fenomeno è frutto di dinamiche complesse, di livello internazionale». Alla base «ci può essere una difficoltà nell'approvvigionamento di principi attivi, prodotti principalmente in Cina e in India - su cui ha certamente inciso anche la crisi pandemica -, così come delle materie prime necessarie al packaging. Basti pensare che l'Ucraina è il principale produttore di blister e prodotti in alluminio, e Israele, anch'esso, ormai da due mesi, in guerra, è sede di importanti aziende produttrici». Alcune imprese «poi hanno abbandonato la produzione di determinate molecole, anche a causa di un costo al pubblico considerato non più sostenibile».

A essere toccati dal fenomeno delle carenze possono essere «farmaci di uso comune, che ricadono nell'ambito delle farmacie di comunità, ma anche principi attivi, come gli antibiotici, che possono diventare veri e propri salvavita». Per arginare le ricadute di prodotti mancanti, «uno strumento importante è la presenza di equivalenti o di alternative terapeutiche», ma «un grande riconoscimento va dato anche al lavoro di coordinamento e concertazione tra tutti gli attori della filiera che viene portato avanti attraverso i Tavoli istituzionali, quale quello permanete sull'Indisponibilità in seno ad Aifa o quello presso il dicastero della Salute, attivato l'anno scorso dal ministro Orazio Schillaci e dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato».

Da Mariani viene, poi, sottolineata una preoccupazione: «L'aumento di alcune pratiche che, soprattutto in presenza di limitate disponibilità di alcuni prodotti, tendono a bypassare l'anello della distribuzione intermedia, per favorire invece consegne dirette rivolte a poche farmacie. Tale trend mette a rischio l'uniformità e l'accessibilità del servizio farmaceutico, assicurata, capillarmente su tutto il territorio, dalla distribuzione intermedia, in quanto vengono favorite alcune farmacie - spesso le più grandi - e conseguentemente alcune aree, generando squilibri nella disponibilità dei prodotti. Al contrario, è proprio la distribuzione intermedia quell'anello in grado di garantire un'equa distribuzione del prodotto rendendolo disponibile, quand'anche presente in quantitativi limitati, a tutte le farmacie del territorio».