Fusione tra Integratori Italia e Federsalus: nasce Integratori & Salute

07/02/2022


Integratori Italia, che fa parte di Unione Italiana Food (associazione di categoria del settore alimentare con 450 aziende rappresentate) e Federsalus (associazione che rappresenta 240 aziende nazionali e multinazionali della filiera degli integratori alimentari) annunciano il loro atto di fusione, con l'ingresso delle associate Federsalus nel sistema confindustriale. Nasce così Integratori & Salute, nuova realtà di rappresentanza del mercato degli integratori alimentari.


Un mercato da 3,7 miliardi di euro

Oggi, solo in Italia, il mercato degli integratori alimentari vale oltre 3,7 miliardi di euro, con una crescita media - registrata tra il 2014 e il 2020 - dell'8,2%. L'Italia è leader europeo di questo mercato, coprendo abbondantemente il 29% del valore totale dello stesso (che, in Europa, supera i 13 miliardi di euro); seguono Germania e Francia, con percentuali nettamente più basse (rispettivamente il 19 e il 9%).

Le aziende italiane del settore rappresentano un'eccellenza, anche per la loro propensione a investire in leve immateriali, innovazione in primis. In un anno complesso come il 2020, il mercato italiano degli integratori alimentari ha fatto dell'innovazione il volano della sua crescita e ha aumentato il proprio valore di quasi il 3% rispetto all'anno precedente. D'altra parte, il settore raggruppa imprese altamente competitive: da un'indagine di Federsalus, il 59% delle aziende ha dichiarato fatturati in crescita nel 2020 e un tasso di occupazione nel settore che - nel 90% dei casi - è aumentato o rimasto costante, con una marginalità sull'Ebitda (che indica lo stato finanziario) del comparto nel suo insieme che arriva al 14,6% e supera quello dell'industria farmaceutica (12,6%).

«Quella creata da Integratori Italia e Federsalus si delinea come una sinergia che affonda le proprie radici nella profonda consapevolezza delle attuali risorse della filiera e delle potenzialità che può ancora esprimere. Le nostre due realtà potranno mettere a sistema i rispettivi network e rafforzare la rappresentanza del settore degli integratori in Italia all'interno del sistema Confindustria», commenta Marco Lavazza, presidente di Unione Italiana Food.

«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo importante traguardo: un passo indispensabile per il futuro e lo sviluppo del nostro settore», afferma Germano Scarpa, presidente di Federsalus. «Attraverso questa fusione la vivacità culturale e la capacità di avere iniziative nel campo degli integratori alimentari di Federsalus si sposa con la grande capacità di Confindustria di avere rapporti istituzionali a ogni livello, al fine di avere un'associazione più forte e proiettata alle sfide del futuro che si giocheranno in Europa. La scelta della fusione è un'operazione strategica per la sopravvivenza del settore e siamo contenti che oggi sia stata riconosciuta dalla maggioranza dei nostri associati».


I canali di vendita

Negli ultimi due anni è cresciuta l'attenzione degli italiani verso alcuni specifici ambiti, per esempio il rafforzamento del sistema immunitario, la gestione di esigenze come il benessere del sonno e il rilassamento. Farmacie e parafarmacie del territorio rimangono a oggi i punti di riferimento privilegiati per l'acquisto, tanto è vero che l'87 del valore del mercato si sviluppa in questi circuiti e che gli integratori rappresentano oggi la seconda categoria richiesta in farmacia dopo il farmaco soggetto a prescrizione medica.

Un consumatore informato e attento alla salute continua a rivolgersi agli esperti, medici e farmacisti, per avere consigli sull'utilizzo degli integratori. Infine, oltre a garantire un utile supporto alle funzioni fisiologiche dell'organismo, alcuni studi hanno messo in evidenza che alcuni integratori alimentari possono anche produrre "benefici sociali". Possono cioè contribuire a migliorare lo stato di salute degli individui e quindi alleggerire i costi del Servizio sanitario nazionale. L'adozione e la diffusione di una strategia di prevenzione primaria, che punti a ritardare il più possibile l'insorgenza delle patologie, risulta pressoché indispensabile. In questo quadro, l'integrazione alimentare, unita alla diffusione di stili di vita sani, ovvero a una corretta alimentazione e a un buon livello di attività fisica, può giocare un ruolo chiave.