Vaccini in farmacia, distributori pronti a coinvolgimento in terza dose e antinfluenzale

27/09/2021


La inoculazione del vaccino anti Covid in farmacia sta prendendo piede in sempre più Regioni. Il sistema organizzativo, che vede il coinvolgimento della distribuzione intermedia, è progettato in modo da poter sostenere un aumento di volumi e la macchina operativa, anche nel caso della partenza della terza dose, sarebbe pronta. Intanto, all'orizzonte si profila la gestione in farmacia del vaccino antinfluenzale, «una sfida a cui saremmo già in grado di rispondere e che ci auguriamo possa essere avviata». Queste alcune delle riflessioni di Chiara Scudeletti, direttore Affari regolatori e Dpc di Unico - azienda associata a Federfarma Servizi - e membro dell'Healthcare expert group (Heg) dell'Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, in un intervento su F-online.«La quasi totalità delle Regioni», spiega Scudeletti, «ha recepito l'Accordo quadro per la somministrazione dei vaccini in farmacia tra Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm. Tuttavia, il servizio non è stato ancora avviato in tutte le realtà. Prossime alla partenza sono l'Emilia-Romagna, a fine mese, la Lombardia, dall'11 ottobre - anche se c'è stata una prima fase sperimentale, ad agosto, con il coinvolgimento di 21 farmacie - e la Puglia. In Friuli-Venezia Giulia c'è un tavolo di confronto aperto, che potrebbe dare il via al servizio».

In generale, l'impostazione prevede che «i distributori intermedi siano ovunque coinvolti, a partire dal ritiro delle dosi dagli hub ospedalieri regionali fino alla loro consegna nelle farmacie, secondo il flusso previsto dall'Ordinanza del ministero della Salute del 20/05/2021. A essere distribuiti sono tutti e quattro i vaccini registrati in Italia, con una operatività che, in termini di piattaforme informatiche, modalità di prenotazione, kit messi a disposizione differisce da Regione a Regione. Tutti i modelli, però, hanno in comune alcune caratteristiche: lo scongelamento, il riconfezionamento e l'etichettatura, che è effettuata da parte degli hub ospedalieri regionali; la programmazione che avviene su base settimanale; il flusso logistico che passa attraverso i grossisti farmaceutici e che sfrutta, nella maggior parte dei casi, l'organizzazione, già consolidata, della Distribuzione per conto».

Proprio la valorizzazione della filiera tradizionale «rappresenta un punto di forza del modello. La distribuzione intermedia, infatti, è organizzata capillarmente sul territorio e strutturata per rispondere a tutte le normative che regolano la gestione del farmaco. L'intero sistema, non a caso, si è dimostrato solido, efficiente e in linea con le esigenze espresse dalle Regioni e dalle farmacie». Due le considerazioni da fare: «Un aspetto importante è che tale impostazione organizzativa è stata progettata per consentire, in prospettiva, un aumento dei volumi gestiti. Pertanto, anche in previsione di una estensione del servizio e, soprattutto, di una eventuale terza dose la macchina operativa è già strutturata ed è pronta». Inoltre, «in questi giorni si stanno costruendo le fondamenta per un possibile coinvolgimento delle farmacie e del farmacista nella inoculazione del vaccino antinfluenzale. Il nostro auspicio è di poter essere un punto di riferimento anche per questa attività. Va detto che in alcune Regioni, quali per esempio Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, da anni ci occupiamo della distribuzione dei vaccini antinfluenzali ai medici di medicina generale tramite le farmacie del territorio. L'organizzazione anche in questo caso è già consolidata».