Coronavirus, Federfarma Servizi a Ministero: "Massimo sforzo per servizio pubblico. Disponibili a iniziative di coordinamento"

09/03/2020


Completa disponibilità a collaborare con le istituzioni per continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini e la richiesta di essere coinvolti in iniziative di coordinamento per la gestione della situazione connessa al coronavirus. Sono questi alcuni dei messaggi contenuti nella lettera che Federfarma Servizi ha inviato, a fine febbraio, al ministro della Salute, Roberto Speranza, al capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e ai presidenti delle Regioni maggiormente coinvolte (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto), anche per informare delle misure di sicurezza messe in atto dalle aziende associate e fornire garanzie in merito alla continuità del servizio. «In questo momento», si legge, «le aziende di distribuzione e di servizi alle farmacie di proprietà di farmacisti, che rappresentiamo a livello nazionale come Federfarma Servizi, manifestano la completa disponibilità, come già avvenuto in altre circostanze, a collaborare con le istituzioni per garantire al meglio il diritto alla salute della collettività sociale. Nonostante le difficoltà e i disagi che le associate stanno affrontando sia sul fronte degli approvvigionamenti sia su quello delle consegne», per gestire la forniture delle farmacie in quelle che fino al Dpcm di domenica erano considerate "zone rosse", «abbiamo continuato a svolgere senza alcuna interruzione il servizio pubblico, di cui come distributori intermedi siamo investiti» e continueremo a farlo anche ora, dopo che nuove misure di contenimento sono state previste per tutta la Regione Lombardia e altre 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia). «Il nostro naturale impegno», continua la lettera, «è essere accanto ai farmacisti, sia in quanto soci che in quanto clienti, nel garantire il diritto dei pazienti a trovare assistenza e contemporaneamente a svolgere un importante ruolo di corretta informazione alla cittadinanza, supportando la delicata funzione di presidio sanitario che le farmacie stanno svolgendo nel nostro Paese in questo momento, più che in altri».

Peraltro, «ciascuna delle nostre aziende ha adottato le misure di sicurezza funzionali a tutelare la salute dei propri lavoratori, con piani di prevenzione atte a contenere il rischio per il personale interno ed esterno». Ma, «per poter contribuire al meglio, per quanto di nostra pertinenza, nel raggiungimento del comune obiettivo, la salute pubblica, chiediamo di essere coinvolti, nelle forme più opportune, per consentire il regolare rifornimento alle farmacie poste all'interno delle zone» per le quali siano previste misure più strette di contenimento, «stabilendo modalità di accesso compatibili con lo svolgimento del nostro servizio pubblico».