Web e contraffazione, Mirone: fare fronte comune per corretta informazione

27/01/2020


Continua l'impegno di Federfarma Servizi verso una corretta informazione al pubblico per sensibilizzare i cittadini sui rischi degli acquisti online da canali non autorizzati e orientarli verso pratiche appropriate in tema di e-commerce farmaceutico. E da Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi - ospite, la settimana scorsa, di "L'Economia delle piccole cose", condotto, su Radio24, dalla giornalista Anna Migliorati - arriva un appello perché «tutti gli stakeholder della filiera del farmaco, nelle varie occasioni pubbliche, facciano fronte comune, ricordando i pericoli per la salute della contraffazione e sottolineando che l'unica tutela è rappresentata dalla filiera tradizionale».

«Pur in attesa dei dati conclusivi dell'anno scorso», è l'incipit dell'intervista, «l'e-commerce delle farmacie nel 2018 ha realizzato 154 milioni di euro circa, con un +60% rispetto al 2017. E proprio questo trend di crescita è ciò che colpisce» e preoccupa. «Se la comodità e la facilità nell'acquisto inducono molti utenti a rivolgersi all'online anche per il farmaco», prosegue Mirone, «l'importante è il rispetto delle norme e soprattutto l'attenzione a rivolgersi solo a canali autorizzati, che sono quelli controllati e sicuri».

Si tratta di messaggi importanti che andrebbero continuamente ribaditi perché, spiega a F-Online, «date le caratteristiche del web, abbiamo a che fare con un settore in cui l'attività di controllo e di repressione da parte delle autorità non sempre è in grado di colpire tempestivamente e arginare il problema. In questo quadro, la corretta informazione al cittadino rimane un'arma fondamentale, perché indirizza l'utente verso comportamenti appropriati, che non mettano a rischio la sua salute». L'appello, allora, «è per un impegno sistematico e corale da parte di tutti gli stakeholder, in modo che il messaggio venga rafforzato in ogni occasione utile. Solo così si può avere la certezza di raggiungere il più vasto pubblico possibile».

Quanto alle iniziative in corso, «le farmacie sono già attive sul territorio, e anche le società e le cooperative di farmacisti si rendono disponibili a dare il proprio contributo, attraverso un'attività di comunicazione più diffusa. Con Aifa, da tempo, abbiamo attivato un percorso di informazione, che probabilmente porterà a una campagna di divulgazione al cittadino. In questo ambito, ci siamo resi disponibili a far arrivare alle farmacie il materiale necessario».