Nuovo sistema europeo di tracciatura. Distribuzione intermedia: Nmvo è passo importante, nostro impegno continua

14/02/2024


Assicurare la migliore gestione anche nel nostro Paese del nuovo modello europeo di tracciabilità del farmaco. Andrà in questa direzione l'operato della National Medicines Verification Organization Italia (NMVO Italia), organismo no-profit che riunisce tutte le associazioni rappresentanti la filiera farmaceutica e che si pone l'obiettivo di favorire l'adeguamento del sistema italiano alla normativa europea in tema di contraffazione. A partecipare anche rappresentanti delle sigle della distribuzione intermedia, Federfarma Servizi e Adf.

Il nuovo sistema europeo si basa sull'apposizione di un codice identificativo univoco a barre bidimensionale (Datamatrix 2D) sulle confezioni dei medicinali e sulla strutturazione di un archivio nazionale collegato all'hub europeo. Tale modello è entrato in vigore il 9 febbraio 2019 in tutti gli Stati Membri, con l'esclusione di Italia e Grecia che hanno usufruito di una deroga di 6 anni legata alla presenza di sistemi nazionali anticontraffazione particolarmente efficienti e strutturati - in Italia il cosiddetto sistema "bollino". La costituzione di Nmvo, società consortile a responsabilità limitata, rappresenta un passaggio di un percorso che continuerà a vedere un confronto continuo tra tutta la filiera e le Istituzioni nazionali.

Otto sono le sigle che hanno firmato l'atto costitutivo: Marcello Cattani, presidente di Farmindustria; Enrique Hausermann, presidente di Egualia; Marco Cossolo, Federfarma; Luca Pieri, Assofarm; Laura Belli, Aip; Dario Spinosa, Aim, Antonello Mirone, Federfarma Servizi, e Walter Farris, Adf. Il Cda della società, costituito da 12 componenti, è presieduto da Massimo Gaiotto, Farmindustria. A rappresentare la categoria dei Distributori Intermedi sono stati designati il Presidente di Federfarma Servizi e il vice presidente di Adf, Luca Sabelli.
«Gli impatti sui processi della Distribuzione Intermedia» fanno sapere le due sigle della distribuzione intermedia in una nota, «hanno sempre, inevitabilmente, effetti a cascata sull'intera catena di approvvigionamento del farmaco. La nostra attenzione resta alta e stiamo lavorando per i necessari chiarimenti sugli aspetti applicativi delle norme. Considerati gli aggravi economici e operativi in carico ai distributori intermedi che l'attuazione delle nuove regole potrà comportare solleciteremo anche forme di sostegno per gli investimenti che saranno richiesti. Il nostro impegno sarà massimo, come sempre, nonostante le gravi criticità che sta affrontando il nostro comparto negli ultimi difficili anni. Tuttavia, siamo certi che il nuovo sistema nazionale che implementeremo in Italia qualifichi ulteriormente il valore del servizio pubblico che, come distribuzione intermedia del farmaco, svolgiamo quotidianamente a tutela della salute pubblica».