Screening territoriali, più efficaci se gestiti dalla farmacia e sostenuti dalla distribuzione intermedia
08/11/2023

«Durante la tre giorni», ha spiegato Mirone, «è stato dato spazio a tutti i profili del farmacista quale professionista sanitario coinvolto in attività al servizio del cittadino e del Ssn, e, tra questi, posto di rilievo lo ha anche il farmacista della distribuzione intermedia. Suo ruolo, lo sappiamo, è di affiancare e sostenere la farmacia, perché diventi protagonista sul territorio». Il cambiamento dirompente che, soprattutto in questi ultimi anni, «ha investito la farmacia ha visto, in realtà, un parallelo processo di co-evoluzione nella distribuzione intermedia, passata da erogatore di farmaci, a partner indispensabile per la prossimità e la presa in carico».
Oggi, «gli screening territoriali rappresentano una frontiera cruciale per il Ssn e, dove c' è il coinvolgimento attivo della farmacia, viene raggiunto un più alto livello di arruolamento e adesione dai cittadini, con ricadute positive sugli outcome di salute e di risparmio». Ma «i risultati di tali esperienze sempre più mostrano come tali progetti funzionano e sono efficaci se supportati dalla distribuzione intermedia».
Questo è «vero non solo alla luce della complessità progettuale e operativa, delle numerose attività che ci sono dietro a nuove iniziative, del supporto che si esprime anche in termini economici», ma soprattutto per «un impegno diretto a far sì che il principio della capillarità, dell'universalità, dell'accessibilità dell'assistenza non venga mai meno, anche quando si parla di servizi. Questa è la cifra che ci contraddistingue ed è, per la sanità territoriale, così come per la farmacia di comunità, una vera e propria leva strategica».