Screening territoriali, più efficaci se gestiti dalla farmacia e sostenuti dalla distribuzione intermedia

08/11/2023


L'attenzione agli screening territoriali è sempre più alta e modelli che vedono la presenza della farmacia, e il sostegno della distribuzione intermedia, mostrano un più alto arruolamento di pazienti e outcome migliori in termini di salute e risparmi. Sono questi alcuni dei risultati che emergono dal convegno "I progetti territoriali di Screening: il servizio pubblico dei distributori intermedi a supporto della prevenzione in Farmacia", organizzato da Federfarma Servizi nella cornice di FarmacistaPiù. «Si tratta di un concetto che deve trovare giusto riconoscimento nel mondo della farmacia, della filiera e dei decisori politici, proprio a tutela di un sistema che è garante di prossimità e capillarità», è il commento di Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.

«Durante la tre giorni», ha spiegato Mirone, «è stato dato spazio a tutti i profili del farmacista quale professionista sanitario coinvolto in attività al servizio del cittadino e del Ssn, e, tra questi, posto di rilievo lo ha anche il farmacista della distribuzione intermedia. Suo ruolo, lo sappiamo, è di affiancare e sostenere la farmacia, perché diventi protagonista sul territorio». Il cambiamento dirompente che, soprattutto in questi ultimi anni, «ha investito la farmacia ha visto, in realtà, un parallelo processo di co-evoluzione nella distribuzione intermedia, passata da erogatore di farmaci, a partner indispensabile per la prossimità e la presa in carico».

Oggi, «gli screening territoriali rappresentano una frontiera cruciale per il Ssn e, dove c' è il coinvolgimento attivo della farmacia, viene raggiunto un più alto livello di arruolamento e adesione dai cittadini, con ricadute positive sugli outcome di salute e di risparmio». Ma «i risultati di tali esperienze sempre più mostrano come tali progetti funzionano e sono efficaci se supportati dalla distribuzione intermedia».
Questo è «vero non solo alla luce della complessità progettuale e operativa, delle numerose attività che ci sono dietro a nuove iniziative, del supporto che si esprime anche in termini economici», ma soprattutto per «un impegno diretto a far sì che il principio della capillarità, dell'universalità, dell'accessibilità dell'assistenza non venga mai meno, anche quando si parla di servizi. Questa è la cifra che ci contraddistingue ed è, per la sanità territoriale, così come per la farmacia di comunità, una vera e propria leva strategica».

Oggi, «nei confronti in corso, abbiamo raccolto diversi riconoscimenti da parte delle rappresentanze e del mondo della farmacia, ma la strada da costruire insieme è ancora tanta». Da parte nostra, «come Federfarma Servizi, il nostro sforzo va anche nella direzione di rendere visibile, a tutti i farmacisti, l'impegno profuso, così come di rimarcare, al decisore politico e alle Istituzioni, la necessità di sostenere questo sistema, vero baluardo di un servizio pubblico sicuro, accessibile e di qualità».