Tavolo tecnico sulle indisponibilità, ieri incontro. Tutte le novità

17/01/2017


Non deve esserci alcun passaggio di farmaci dai magazzini delle farmacie a quelli dei distributori intermedi: il concetto è chiaro ed è stato ribadito nuovamente ieri dai vertici di categoria e dalle Istituzioni facenti parte del Tavolo Tecnico per le indisponibilità che si è riunito a Roma. È stato questo il tema di apertura dell'incontro all'Agenzia italiana del farmaco e, per dare un segnale forte, come Federfarma Servizi abbiamo deciso di costituirci ad adiuvandum nel processo che vede come protagonista la controversa sentenza del Tar Lazio - Roma, sezione Terza Quater (sentenze da 11238 a 11242 pubblicate l'11 novembre 2016) sui ricorsi di alcuni farmacisti-grossisti napoletani. La sentenza, infatti, metterebbe in dubbio alcuni dei principi fondamentali stilati nel documento condiviso dalla filiera e dalle Istituzioni, e in particolare quello dell'impossibilità di andare "a ritroso" nel processo di distribuzione del farmaco.

Nel frattempo, apprendiamo con soddisfazione che l'istanza cautelare presentata dai farmacisti-grossisti in questione per impugnare il documento condiviso è stata rigettata in maniera netta. Così come noi abbiamo preso una posizione concreta, invitiamo tutte le altre sigle a fare altrettanto a stretto giro per giungere il prima possibile a una risoluzione giuridica che vada nella direzione dei principi stilati nel documento condiviso. A lasciar ben sperare, invece, un altro pronunciamento più recente, quello del Tar Campania, che sembra andare nella stessa direzione del documento condiviso: il Tar, infatti, ha bocciato un ricorso presentato da alcuni farmacisti-grossisti che volevano impugnare il parere del Ministero della salute che, nel 2015, aveva sostenuto la non sovrapponibilità dell'attività di farmacista e grossista. Tra le tesi sostenute dai farmacisti grossisti ricorrenti ce ne sarebbe stata una secondo la quale la nascita di una terza figura professionale a metà tra il farmacista e il grossista la naturale rappresentava la naturale evoluzione derivante dall'eliminazione dell'incompatibilità tra le due attività. Una tesi, quella dei ricorrenti, ritenuta "inaccettabile" dai giudici campani.

Allo stesso tempo, ieri abbiamo saputo che l'Associazione nazionale Farmacisti Grossisti ha chiesto di essere udita dal Tavolo Tecnico e la disponibilità all'incontro è stata già notificata. Resta da capire che cosa esattamente produrrà questa audizione visto e considerato che la documentazione preliminare inviata dalla neo associazione, per alcuni versi, non lascia ben sperare. Mi riferisco alle seguenti dichiarazioni: "Al momento non ravvediamo l'opportunità di sottoscrivere il suddetto testo nella parte in cui si sottolinea l'illiceità del trasferimento di merce dal magazzino della farmacia al magazzino del grossista, entrambi gestiti dallo stesso professionista con medesima partita Iva". Risulta evidente che nessun membro di questo tavolo, e sono certo di poter parlare a nome di tutti, contempli la benché minima possibilità che possano esserci delle modifiche del principio in oggetto, lo stesso in cui crediamo così tanto da costituirci ad adiuvandum ad un processo, come accennato di cui a sopra. Tuttavia, l'Associazione ha dichiarato anche di essere al lavoro per elaborare un codice etico che vada nella direzione del nostro documento e linea guida che prevedano l'applicazione anche di dei criteri da noi evidenziati, ovvero di cosa si deve dotare un farmacista che desideri esercitare anche la professione del grossista.

Vedremo, dunque, cosa succederà al prossimo incontro. Ieri è stata anche l'occasione per definire la suddivisione di alcuni sottogruppi di lavoro. Lo scopo è quello di produrre materiale tecnico di supporto alle buone pratiche di distribuzione dei medicinali (Gdp) di cui si sta già occupando il Ministero. Quello che i membri del tavolo mirano a fare è la redazione di documenti a supporto delle Gdp che aiutino a guidare il processo di controllo da parte delle autorità competenti: grazie a questi documenti le Regioni potranno fare i dovuti controlli sui distributori in maniera armonizzata. In merito alle linee guida, invece, se ne sta occupando la Fofi. In ogni caso, secondo noi questa rappresenta una grande opportunità per fare chiarezza sui ruoli della filiera del farmaco, dai depositari ai distributori fino ai farmacisti e così via, ci auguriamo con tutto il cuore che non vada sprecata.


Giancarlo Esperti