Caro carburante e inflazione, distribuzione ai limiti. Mirone: rinnovata richiesta di intervento

26/07/2022


Mettere a disposizione uno spazio di confronto sulle difficoltà vissute dal comparto della distribuzione intermedia, che in questo momento sono connesse principalmente al caro carburante ed energia e, in generale, all'inflazione, e raccogliere spunti e informazioni da trasferire a istituzioni e interlocutori politici, per sollecitare un intervento di supporto. È questo uno degli obiettivi alla base della Unità di crisi costituita in seno a Federfarma Servizi, a cui partecipano le aziende associate. A parlarne a F-Online Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.

«L'Unità di crisi si è costituita a inizio luglio e ha già visto, la settimana scorsa, un primo incontro a cui hanno partecipato i direttori generali e di logistica di tutte le nostre aziende associate», ha spiegato Mirone. «L'intenzione è di prevedere una cadenza periodica degli appuntamenti, salvo incontrarsi dovessero emergere novità o ulteriori necessità».

Al centro «per ora, c'è la criticità legata al caro carburante, che pesa moltissimo sui bilanci dei distributori, l'aumento dei prezzi dell'energia, ma anche dei materiali necessari alle diverse attività, di cui c'è un gran consumo, come per esempio quello plastico, che hanno subito importanti incrementi di costo. Si tratta di aspetti che stanno creando difficoltà alle nostre aziende, ormai non più in grado di assorbire tali sovrapprezzi». Sulla base di tutte le informazioni emerse dal confronto, «abbiamo rinnovato ai Ministeri competenti l'appello già avanzato questa primavera per attivare un Tavolo e prevedere, anche per il nostro comparto, misure di sostegno mirate. Le nostre aziende, pur facendo arrivare, tramite le farmacie, il bene farmaco ai pazienti, si ritrovano a pagare il carburante al costo di mercato, senza le agevolazioni di cui godono, per lo stesso bene, autotrasportatori di grandi dimensioni. Quello che ancora una volta abbiamo voluto sottolineare è che, per erogare un livello di assistenza farmaceutica alla collettività elevato e il più possibile uniforme, è necessario assicurare la medesima qualità in tutta la rete delle farmacie, dislocate capillarmente sul territorio, e assicurare consegne ripetute nell'arco della giornata. Occorre, allora, trovare una soluzione per coniugare le due esigenze: se si vuole garantire accessibilità all'assistenza da parte di tutti, è indispensabile sostenere il comparto. In mancanza di un aiuto diretto, il rischio è che il settore vada incontro a un ridimensionamento del servizio pubblico, essenziale per il Ssn e per i pazienti».

Tra gli altri aspetti che sono stati oggetto del confronto, «l'esigenza di avere un approccio il più omogeneo possibile anche verso le farmacie, che sono nostre clienti e nostre proprietarie. Essendo parte della stessa filiera, abbiamo condiviso che non è più possibile pensare che non ci siano delle compartecipazioni da parte della distribuzione e delle farmacie a impennate dei costi di questa entità».