Telemedicina, al via il bando per credito d'imposta per piccole farmacie. Petrosillo: probabile proroga

11/01/2022


È aperto da venerdì il bando per usufruire del credito di imposta del 50% per l'acquisto e il noleggio dei dispositivi di telemedicina destinato alle farmacie in aree disagiate. Una misura - i cui dettagli attuativi sono definiti nel decreto del Ministero della Salute, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 15 dicembre - che «stiamo cercando di prorogare per garantirne la fruizione anche dopo la fine dell'anno», ha detto Gianni Petrosillo, presidente Sunifar. «E per il nuovo anno, probabili ulteriori novità».

Credito d'imposta per telemedicina: fissati i criteri di erogazione

Come è stato previsto, per «favorire l'accesso a prestazioni di telemedicina da parte dei cittadini dei piccoli centri urbani, alle farmacie che operano nei comuni o centri abitati con meno di 3.000 abitanti è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d'imposta nella misura del 50% - fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun soggetto beneficiario - per le spese per l'acquisto e il noleggio, nell'anno 2021, di apparecchiature necessarie per l'effettuazione di prestazioni di telemedicina», quali per esempio elettrocardiografo, Holter pressorio e cardiaco, spirometro. L'importo viene erogato «nel rispetto del tetto, fissato in 10,715 milioni di euro per il 2021», sulla base dei «criteri e modalità di attribuzione» stabiliti nel Decreto pubblicato in Gazzetta. «Sono ammissibili all'agevolazione le spese sostenute nell'anno 2021» - quindi quelle già sostenute o che verranno effettuate entro la fine dell'anno - «per l'acquisto e il noleggio delle apparecchiature necessarie per l'erogazione delle prestazioni di telemedicina», ma è possibile esigere il credito per tutto il 2022. «L'istanza va presentata esclusivamente per via telematica, attraverso le funzionalità rese disponibili dal Sistema tessera sanitaria e andranno presentate le fatture elettroniche acquisite. Il credito d'imposta è riconosciuto dal ministero della Salute secondo l'ordine cronologico e nel caso in cui le verifiche si concludano positivamente da parte del Ministero. Il credito di imposta sarà utilizzabile in compensazione», sul primo F24 utile.


Probabile proroga della misura. Si lavora a ulteriori progetti di sviluppo servizi

«Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo della farmacia come presidio sanitario nei territori più disagiati, che spesso sono privi di servizi», ha detto a Federfarma Channel Gianni Petrosillo. La misura «incoraggia l'erogazione di servizi laddove c'è più bisogno e mette le farmacie più piccole nelle condizioni di essere pronte nel momento in cui verrà riscritta l'assistenza territoriale, con il Pnrr, di essere presenti come presidi sanitari e interloquire con le nuove strutture assistenziali che ci saranno». Per quanto riguarda la tempistica, «abbiamo già predisposto un intervento affinché nel decreto Milleproroghe sia ricompresa anche questa misura, in modo che chi non riesca a effettuare gli acquisti entro il 31 dicembre 2021, potrà farlo anche nel 2022 (con esigibilità del credito nel '23)». Tra le altre novità, «stiamo anche lavorando per preparare il bando per l'erogazione di 100 milioni di euro alle farmacie, tramite le risorse del Pnrr, a favore di un progetto accolto dal ministero per la Coesione territoriale e che stiamo sviluppando con l'Agenzia per la coesione territoriale. Dovrebbe uscire a cavallo tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo e permetterà di allargarsi verso altri progetti, che vanno nella direzione del rafforzamento delle strutture della farmacia in termini di erogazione di servizi sanitari, diagnostici di prima istanza e di presa in carico del paziente».