Napoli, da Ddl concorrenza a convenzione. Il presidente Federfarma fa il punto

25/10/2016


«Arriveranno le società dei capitali, un nuovo capitolo, una nuova sfida, ma noi che siamo dei farmacisti indipendenti questa sfida la vinceremo e la vinceremo tutti insieme con dei progetti comuni a tutti gli attori della filiera». Così il presidente di Federfarma Annarosa Racca, in occasione della terza Convention di Federfarma Servizi e FederfarmaCo a Napoli, intende spronare i vertici del mondo del farmaco a guardare al futuro non dimenticandosi di tenere un occhio su un passato in cui «le battaglie si sono sempre fatte, si sono sempre vinte e le continueremo a fare perché di gente che non ci vuole bene ce n'è sicuramente tanta: è la logica di chi è più forte che vuole impossessarsi di un mercato che è importante e in continua crescita», afferma rimarcando che «Fedefarma c'è come c'è sempre stata».

E ancora ricordando alcune delle sfide che hanno coinvolto il mondo farmacia e sono state portate avanti: «Prima c'era Bersani, era il momento delle grandi sentenze della corte di giustizia europea contro la DocMorris e dei colossi, tutte vinte; poi è arrivato Mario Monti, grande preside di un'Università milanese e tutti ci davano per spacciati ed è riuscito ad aprire qualche farmacia; poi ci sono stati Giarda, Balduzzi, Catricalà e lo stesso Ministro Fazio che non voleva credere nella farmacia dei servizi, ma siamo andati avanti. E ancora la battaglia sulla fascia C, l'abbiamo vinta perché eravamo tutti dalla stessa parte: dalle aziende farmaceutiche ai consumatori, agli anziani, le cooperative e i distributori intermedi, ma anche le società scientifiche e per primo il Ministro, un grande al Ministro che non ha portato tagli alla sanità ma 2 mld in più quest'anno. Un'altra grande battaglia in corso è quella sulle equivalenze: se una molecola fosse uguale all'altra quando ha una formula chimica completamente diversa non esisterebbero la professione del medico e anche quella del farmacista: una determina, quella dell'Aifa, certamente da mandare indietro. Nel frattempo è passata l'entrata dei Lea, fondamentale per rinforzare la farmacia come primo presidio del Ssn.

Non bisogna essere depressi ma agire - sottolinea Racca - Lo dovremo fare noi farmacie, lo dovrà fare la distribuzione intermedia e così via». Per quanto riguarda la convenzione: «è quasi finita la mappatura delle farmacie e da lì si inizierà a lavorare tutti insieme perché ci sarà un capitolo dedicato alla distribuzione del farmaco, uno dedicato alla dpc e uno dedicato alla farmacia dei servizi. Proprio su questi punti dobbiamo portare dei progetti e ci stiamo lavorando».