Mascherine, distribuiti 15 milioni. Mirone: piccole farmacie da tutelare

08/06/2020


Se la situazione relativa alle mascherine pare aver trovato un maggiore equilibrio rispetto a qualche settimana fa, benché il fabbisogno del territorio continui a risultare superiore alla reale disponibilità, man mano che la Fase 2 procede, a rappresentare elementi di criticità sembrano essere soprattutto guanti, termoscanner e altri prodotti legati all'emergenza. Difficoltà di reperimento, fenomeni di aumento smisurato dei prezzi, ma anche regole e certificazioni su cui non è facile orientarsi. A tracciare il quadro Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, a cui abbiamo chiesto un punto sulla distribuzione delle mascherine a prezzo calmierato e sulla situazione degli altri prodotti legati all'emergenza.


Mascherine a prezzo calmierato, chiesta fornitura costante

«L'impegno profuso da parte delle associate nella distribuzione delle mascherine alle farmacie», spiega, «è certamente considerevole, ma lo svolgiamo volentieri, anche perché siamo consapevoli dell'importanza, soprattutto in questa situazione, del servizio offerto alla collettività». In merito ai quantitativi, «settimana scorsa sono state consegnate alla rete delle farmacie 15 milioni di mascherine di provenienza della Struttura Commissariale, con un numero maggiore rispetto ai 5 milioni inizialmente previsti nell'Addendum al Protocollo di inizio maggio. Per i prossimi giorni, abbiamo fatto richiesta di una ulteriore integrazione della fornitura, alla luce, in particolare, di un mercato che non ha ancora trovato quell'equilibrio che potrà arrivare con l'entrata a regime, ormai prossima, della produzione interna. Da parte nostra continua certamente l'impegno a individuare fornitori che garantiscano un prodotto in regola e a prezzi in linea con i 38 centesimi di euro indicati da Governo e Commissario. Un lavoro, questo, che è piuttosto complesso, anche perché, per scelta, nonostante sia prevista fino a fine giugno la possibilità di un ristoro dei costi eccedenti il prezzo calmierato, ci impegniamo a non alimentare fenomeni speculativi, evitando prodotti a prezzi gonfiati».


Riconosciuto il valore del canale farmacia

A ogni modo, «da parte della Struttura Commissariale la nostra richiesta è in corso la valutazione, ma siamo fiduciosi. Come lo stesso Commissario Straordinario, Domenico Arcuri, ha dichiarato, c'è un forte riconoscimento del valore delle farmacie e della filiera come canale di distribuzione delle mascherine, sia per la grande capillarità della rete, che riesce a raggiungere anche le aree più interne del Paese, spesso sguarnite di altri servizi, sia per la efficienza e tempestività del servizio».
Proprio sulla capillarità «c'è una riflessione da fare: il rischio, in questa situazione, è che farmacie di zone periferiche o di più piccole dimensioni abbiano più difficoltà a ricevere gli approvvigionamenti, con ripercussioni sui cittadini. Da parte nostra, come aziende di proprietà di farmacisti, stiamo mettendo a punto meccanismi che portino equilibrio e permettano di distribuire quantitativi in maniera bilanciata, con particolare attenzione alle rurali o comunque ai presidi di più piccole dimensioni, che, in linea con la filosofia che ci è propria, contano nella stessa misura delle farmacie di più grandi dimensioni».


Fabbisogno sottostimato. Ora monitorare gli altri prodotti

Quanto al fabbisogno di mascherine, «se all'inizio della Fase 2 avevamo stimato una esigenza, per la sola filiera, di 10 milioni al giorno, man mano che attività commerciali, professionali e produttive riprendono, è evidente che le necessità saranno via via maggiori. Per ora, di fatto, i quantitativi che raggiungono le farmacie non sono ancora allineati rispetto alle reali esigenze del territorio. La media, al momento, è di circa 7-800 mascherine a farmacia alla settimana, e, spesso, la fornitura viene esaurita in tempi brevi».

Resta da capire la situazione in merito agli altri prodotti legati all'emergenza, quali termoscanner e guanti: «Anche per questi item il rischio che ci siano criticità negli approvvigionamenti c'è, anche se con intensità minore rispetto a quanto visto per le mascherine. Già ora, con un allentamento delle misure di contenimento che non è ancora totale, riscontriamo difficoltà di reperimento e aumento dei prezzi sia per termoscanner sia per i guanti, ma, in particolare per quest'ultimi, un problema riguarda anche la verifica delle certificazioni. Si tratta di un ambito particolarmente complesso, con classificazioni che variano in base al materiale e su cui è importante orientarsi. Per quanto ci riguarda, stiamo organizzando per le associate momenti informativi sulla normativa e Faq».


Calendario dei prossimi webinar informativi

  • Giovedì 28 maggio (14.30-16), "Il quadro regolatorio per la distribuzione di termometri e termoscanner". Relatore: Ferdinando Capece, Responsabile Area Regulatory Affairs Confindustria DM

  • Venerdì 29 maggio (11-12.30), "Il quadro regolatorio per la distribuzione dei guanti". Relatori: Dott.ssa Elisabetta Perni, Country Sales Manager Italy, Mediterranean, Israel Mapa Spontex Italia SpA; Dott.ssa Giuliana Pizzi, Regional Sales Manager Italy & Greece - Industrial solutions Ansell;
    Dott.ssa Laura Felloni, Regional Key Account Manager Italy & Iberia- Industrial solutions Ansell


I temi dei webinar già condotti:

  • "La Fase 2 e la tutela del datore di lavoro" (22 maggio)
    Relatori: Avv. Matteo Vizzardi e Avv. Davide Boffi, Studio Legale Dentons
    - Il quadro regolatorio per la distribuzione delle mascherine chirurgiche (24 aprile). Relatore: Dott. Ferdinando Capece, Confindustria Dispositivi Medici

  • Il quadro regolatorio per la distribuzione delle mascherine DPI (29 aprile). Relatori: Dott. Matteo Nevi, Dott. Lorenzo Florindi, Dott. ClaudioGalbiati, Confindustria Assosistema.