Liguria, in progetto asma 1000 pazienti arruolati e il 40% delle farmacie coinvolte

02/12/2019


Una prova generale di una farmacia in grado di prendere in carico il paziente e seguirlo nella terapia, ma anche di una partnership positiva tra diversi attori - parte pubblica, Federfarma, Federfarma.Co - in grado di generare valore per la collettività. È questo il punto sul "Progetto pilota di presa in carico del paziente per la realizzazione di programmi di aderenza alla terapia e revisione dell'uso dei medicinali per l'asma", avviato in Liguria sulla base di un accordo tra Regione e Federfarma e Assofarm. A parlarne a F-Online, Francesca Massa, Relazioni Istituzionali Federfarma Liguria e U.F.L. (Gruppo Unifarm), intervenuta di recente anche durante la Convention di Federfarma Servizi, che spiega: «Il problema legato a tale patologia è che il paziente asmatico, non appena sta meglio, tende a smettere di prendere il farmaco, con un conseguente peggioramento. Inoltre, l'utilizzo del device non è particolarmente facile. C'è, quindi, la necessità che il paziente venga seguito e monitorato nella gestione della patologia. Per fare questo, elementi fondamentali sono stati il coinvolgimento della S.I.FO. e della società scientifica di riferimento - AAIITO, Associazione Allergologi immunologi Ospedalieri e Territoriali Italiani - che si occupano della formazione del farmacista e della validazione del protocollo di arruolamento e presa in carico, e il supporto di un applicativo per la raccolta strutturata e uniforme dei dati, con la loro successiva analisi. Nel progetto pilota, a essere stata utilizzata è la Scheda elettronica cliente (Sec), la piattaforma di Federfarma.Co che traccia i consumi di farmaci e la situazione terapeutica del paziente».

Il progetto, come si legge nella Delibera approvata a ottobre 2018 (n.266), è strutturato in tre fasi:
- Formazione del farmacista, con lezioni frontali, che prevede una parte clinica, una farmacologica e una informatica sull'applicativo Sec.
- Arruolamento del paziente, con rilevazione e registrazione dei dati anagrafici; formazione del paziente sulla patologia, i farmaci e i device; somministrazione di due questionari (SF36, generico sulla qualità della vita e Act, l'Asthma Control Test, per valutare il livello di controllo dell'asma). I questionari vengono poi ripetuti a 3 mesi e a 6 mesi, come follow up del grado di controllo dell'asma e dell'aderenza alla terapia.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati» è il commento. «Il target previsto nell'Accordo era quello di coinvolgere il 30% delle farmacie liguri e arruolare mille pazienti. In questi primi mesi, gli obiettivi non solo sono stati raggiunti ma anche superati, dal momento che le farmacie coinvolte rappresentano quasi il 40% e i farmacisti formati sono oltre 350. Al momento, è in corso il follow up a tre mesi. Terminata questa fase, con anche il follow up a sei mesi, ci sarà poi l'analisi dei dati».

D'altra parte come si legge anche nell'Accordo, «l'obiettivo generale del progetto pilota è quello di validare una modalità strutturata di presa in carico del paziente per realizzare il monitoraggio e la promozione della aderenza alla terapia e conseguentemente fornire strumenti efficaci per ottenere ricadute benefiche in termini di efficacia, sicurezza e sostenibilità». La validazione «del progetto e la assicurazione della sua utilità e valore permetterà di approfondire l'attività» del farmacista «nell'area di terapeutica in oggetto» ma anche «di estendere l'approccio ad altre aree terapeutiche, che, per le loro caratteristiche, possono massimamente beneficiare di questo modello di presa in carico».