Telemedicina, farmacia salva paziente con un Ecg. Da Comune invito a organizzare Giornate a porte aperte

13/05/2019


È di un mese e mezzo fa la notizia di una signora salvata all'interno di una Giornata di prevenzione con elettrocardiogramma in telemedicina organizzata da una farmacia di Bientina, in provincia di Pisa - in 72 ore è stata operata e a distanza di un mese è tornata nella farmacia per raccontare cosa era successo. Una notizia di quelle che mostrano, una volta di più, il valore della prevenzione - la signora non aveva nessun sintomo - e della farmacia di comunità nell'intercettare patologie non ancora diagnosticate, come cinghia di collegamento con l'assistenza primaria e per la sostenibilità del Ssn. E, proprio in questa direzione, è anche interessante rilevare il riscontro che l'evento ha avuto tra la popolazione locale e da parte delle Istituzioni. Siamo andati a sentire il titolare Jacopo Jori, per farci raccontare la sua esperienza.

«Una volta al mese o ogni due mesi circa» ha spiegato a F-Online «organizziamo in farmacia Giornate di prevenzione in cui, principalmente, facciamo autoanalisi del sangue - il profilo lipidico è il servizio più richiesto - ed elettrocardiogrammi in telemedicina. Nell'ambito di quella organizzata a fine marzo, la signora - 55 anni, senza alcuna terapia e sintomo in corso -, viene reclutata, come spesso accade, al banco: siccome avrebbe dovuto fare un certificato di sana e robusta costituzione, ha pensato di approfittare di questo servizio. E proprio durante l'elettrocardiogramma in telemedicina, il cardiologo collegato ha riscontrato una anomalia e ha richiesto ulteriori approfondimenti, che la signora ha provveduto a fare il lunedì successivo - la giornata di prevenzione era di sabato. Da questi, è risultata una patologia importante che tuttavia non stava, al momento, dando sintomi evidenti e che si è potuta rilevare, prima che manifestasse qualche grave conseguenza, proprio grazie all'elettrocardiogramma. Nel giro di 72 ore è stata operata e di recente la signora è tornata in farmacia per raccontarci la sua esperienza e ringraziarci. Ma noi» dice con modestia «siamo stati solo un tramite. Capita spesso di vedere persone che, pur avendo qualche problematica - colesterolo alto, pressione alta -, non prendono in carico il proprio problema di salute, ma qui è stato diverso».

Così, la farmacia di comunità - facilmente accessibile in termini di distanza e di orari, ma anche presidio sanitario caratterizzato da una maggiore frequentazione da parte dei cittadini rispetto all'ambulatorio del medico di medicina generale o dello specialista -, ha un ruolo fondamentale per la salute? «È proprio in questa chiave che organizziamo le Giornate: per incentivare la prevenzione tra i cittadini. Trovandola a portata di mano, spesso anche in maniera casuale, non programmata, è più facile aderire e, d'altra parte, il messaggio che cerchiamo di passare è anche quello che in dieci minuti si riesce ad avere un controllo su parametri importanti».

Ma la storia non finisce qui: «La notizia è andata su diversi quotidiani locali ed è stata anche in prima pagina. Finché non c'è un sintomo è raro che le persone facciano esami di controllo, ma questa vicenda ha dato una luce diversa allo stare bene e alla prevenzione. Dopo il rilievo sui media, abbiamo avuto un grande riscontro tra i cittadini entrati in farmacia, che ci hanno chiesto di poter partecipare alle nostre Giornate di prevenzione e fare anche loro i controlli».

Non solo: «Siamo stati contattati anche dalle Istituzioni, in particolare dal Comune, che ci ha chiesto di fare qualche giornata di prevenzione a porte aperte per uno screening di massa e, ora, ci stiamo lavorando. Probabilmente, saremo in grado di attivarle tra un paio di mesi, in farmacia. Saranno gratuite e patrocinate, oltre che da noi, dal Comune».