Rete di sistema, aggregazione, e-commerce: per affrontare le sfide serve il dialogo nella filiera

15/01/2018


Rete di sistema, processi di aggregazione e concentrazione della filiera distributiva, e-commerce, tracciabilità del farmaco: sono solo alcune delle sfide che si aprono, nel nuovo anno, per la farmacia. Sfide per le quali un nodo fondamentale è il rafforzamento del dialogo tra tutte le componenti della filiera. A fare un punto Antonello Mirone e Roberto Pennacchio, rispettivamente presidente e vicepresidente di Federfarma Servizi. «Molte sono le sfide e i programmi per l'anno appena iniziato e nostro primo impegno sarà quello di continuare a organizzarci e prepararci per il nuovo scenario, con l'apertura ai capitali, in modo da fornire risposte chiare alla farmacia. Un punto di partenza è senz'altro il progetto congiunto di Federfarma e Federfarma Servizi della Rete di sistema, che sta procedendo secondo la tempistica. La raccolta dei dati è ormai ultimata e siamo in attesa dei primi riscontri che dovranno tracciare una fotografia dell'esistente, da cui si partirà per l'elaborazione del modello e su cui si avvieranno riflessioni congiunte con Federfarma. Speriamo che da qui arriveranno risposte chiare in termini di credibilità, professionalità e sostenibilità della farmacia, perché su questo progetto si gioca il futuro della farmacia indipendente».

Un'altra direzione importante «è quella di rafforzare sempre di più il dialogo con la filiera, con Farmindustria, Assogenerici, Federfarma, Assofarm, ma anche con il comparto della distribuzione, con Adf. I temi sul tappeto sono molti e riguardano, come punto di partenza, il controllo e il monitoraggio del farmaco lungo tutta la filiera: la preoccupazione è per quei fenomeni che rischiano di avere ricadute sulla salute dei pazienti, il contingentamento dei farmaci, l'export parallelo. La discussione e il confronto non potrà che passare anche dalla tematica del codice identificativo e della tracciabilità del farmaco. La nostra attenzione sarà alta, soprattutto perché la qualità e la capacità di tutelare l'intero percorso del farmaco, che già oggi abbiamo, venga mantenuta e, caso mai, aumentata. La preoccupazione va anche ai canali paralleli, all'e-commerce, perché la garanzia che c'è oggi sul farmaco per i cittadini continui a essere agli stessi livelli». Infine, «c'è il supporto che possiamo mettere in campo per sostenere quei percorsi già avviati di concentrazione ed aggregazione. Fenomeni che sono in atto da tempo ma che oggi richiedono un potenziamento, perché da qui le nostre aziende ne risulterebbero rafforzate, potendo così diventare player nazionali e, perché no, europei di rilievo». Certo, «l'anno si apre con una incertezza legislativa, a causa delle elezioni alle porte. Ma molti dei percorsi sono stati impostati. Si tratta ora di metterli a sistema».

«Sarà importante» aggiunge Roberto Pennacchio «che le farmacie e la filiera comprendano e partano dal vero valore aggiunto della farmacia, che è il contatto di prossimità, la fiducia e la relazione di cura con il paziente. Queste sono le più solide basi che si possano avere e non c'è legge sulla Concorrenza o liberalizzazione che possa incrinarle. Si tratta solo di valorizzarle e di acquisire quella fiducia nel nostro sistema che ci permette di guardare al futuro. Faccio una riflessione: siamo in un tempo in cui le evoluzioni corrono rapidissime. Quelli che abbiamo sempre avvertito come i nostri grandi competitor - le grandi catene e multinazionali - guardano, a loro volta, con preoccupazione ai Big dell'e-commerce, che stanno guadagnando sempre più spazio anche nell'area salute, nei campi permessi dalla normativa. Il loro terreno sembra essere minato, già in partenza, da altre realtà che si stanno affacciando sul mercato. Ma quel legame con il paziente, che ruota attorno alla nostra professionalità, è ciò che ci rende esclusivi ed è ciò che ci permetterà di affrontare le sfide del futuro».