Dpc, tavolo Aifa dà il via a gruppi di lavoro. Da Federfarma task force per supportare associazioni

23/06/2017


Se i lavori del tavolo su Dpc e diretta all'Aifa procedono, con il via all'istituzione, durante il quarto incontro, di due sotto gruppi di lavoro, di cui uno più orientato a definire una serie di parametri di valutazione per le Regioni e l'altro a un'analisi e valutazione delle esperienze locali, intanto Federfarma si sta organizzando sul fronte della Dpc, con la definizione di una task force nazionale, composta dagli stessi membri che operano al tavolo con Aifa, a disposizione delle associazioni territoriali, anche per dare un coordinamento nazionale al tema, pur nel rispetto delle negoziazioni regionali.
Per quanto riguarda i due sotto gruppi di lavoro all'Aifa, che potrebbero completare i lavori in un periodo breve, sono stati al momento definiti compiti e finalità. In particolare, il primo gruppo si pone l'obiettivo di individuare un nucleo di parametri condivisi sulla base del quale le Regioni possano operare scelte in materia di Pht (per quanto la competenza di una sua revisione è in capo all'Aifa); il secondo ha il compito di rilevare, analizzare, valutare in maniera comparativa le modalità e le esperienze locali di distribuzione diretta e per conto, per individuare modelli appropriati di organizzazione e gestione delle modalità distributive.
«È positivo che ci siano momenti di confronto e di contatto tra tutte le parti» ha commentato Francesco Schito, segretario generale Assofarm, «ed è anche importante che si ragioni su criteri e parametri, in quanto rappresentano un passo avanti rispetto all'obiettivo di omogeneizzare l'assistenza farmaceutica. Resta comunque il limite, ben rimarcato dai rappresentanti regionali presenti, della legge 405/2001, che lascia libertà di azione nelle scelte delle amministrazioni. Al di là dei risultati, per le Regioni, come è emerso, rimarrà un nodo fondamentale il risparmio derivante dalle varie modalità distributive».

In questa direzione, un supporto dovrebbe arrivare dallo studio che sta conducendo la Sifo, avviato a inizio anno e finalizzato a trovare una metodologia scientifica condivisa per stabilire criteri di revisione del Pht da applicare in maniera omogenea su tutto il territorio così da definire i prodotti che, per le loro caratteristiche, devono rimanere in distribuzione diretta. Lo studio, secondo quanto emerge, cerca poi anche di individuare un meccanismo di analisi economica, che possa essere applicato dalle regioni, anche per capire quale modalità, tra distribuzione per conto o convenzionata, sia più consona, anche sulla base dei prezzi a cui vengono attualmente acquisiti i prodotti nelle gare regionali.

Per quanto riguarda la Task force di Federfarma per supportare le Federfarma regionali nelle negoziazioni e nei rinnovi degli accordi sulla Dpc, il gruppo è costituito dal segretario nazionale, Osvaldo Moltedo, e dai consiglieri delegati alla trattazione di tale tema Achille Gallina Toschi e Daniele Dani. Secondo quanto emerge, «interverrà su richiesta delle rappresentanze territoriali e le coadiuverà nelle diverse fasi del confronto: valutazione e disamina delle piattaforme presentate dalla parte pubblica, elaborazione di proposte orientate a preservare la sostenibilità delle farmacie, supporto nella fase negoziale, pur senza entrare nel merito delle scelte». Per attuare il concetto di coordinamento nazionale «il confronto nell'ambito del Consiglio delle Regioni dovrà svilupparsi anche e soprattutto durante la fase negoziale, per evitare che si creino quelle condizioni sfavorevoli non solo a livello locale ma potenzialmente pregiudizievoli anche per il resto del territorio», con il confronto come prevede lo statuto della Federazione «anche sulle bozze di accordo».