Nuova remunerazione ed e-commerce farmaceutico al centro del confronto in Secof

09/05/2024


I nuovi sistemi di remunerazione delle farmacie e della distribuzione intermedia, che stanno prendendo piede in Europa, e le esperienze dei vari Paesi relative alle vendite online che in alcuni casi, come in Germania, stanno mettendo in crisi molte farmacie, sempre più a rischio chiusura. Questi i principali temi affrontati nel corso dell'ultimo incontro in Secof - l'organismo di rappresentanza europea dei distributori intermedi del farmaco di esclusiva proprietà di farmacisti - che si è tenuto la settimana scorsa a Madrid.
Dietro una sollecitazione partita da noi, riferisce Federfarma Servizi, presente all'incontro in rappresentanza dell'Italia, «è stato affrontato il tema dei sistemi di remunerazione delle farmacie e della distribuzione intermedia, presenti nei vari Paesi, alla luce soprattutto delle modifiche e dei cambiamenti che in alcune realtà, come la nostra - ma non solo - sono state introdotte di recente». A essere sottolineato è, in particolare, il tema della sostenibilità «che risulta meno sentito in quei Paesi, come la Francia, in cui i Governi sono intervenuti con un supporto economico destinato al comparto, a tutela della capillarità e tempestività del servizio. Ancora una volta, ci auguriamo che tale attenzione venga rivolta anche alla distribuzione intermedia del nostro Paese per continuare a garantire un servizio di massima qualità ed efficienza».
Un altro importante tema al centro del dibattito è quello dell'e-commerce farmaceutico: «Sono state confrontate le diverse esperienze europee, ma particolare attenzione è stata data alla situazione presente in Germania. I colleghi hanno rappresentato con forza le difficoltà delle farmacie a reggere il confronto con colossi e multinazionali che, secondo la normativa tedesca, operano anche in altri Paesi e anche su farmaci con prescrizione». A essere a rischio è «l'intero sistema: le previsioni che sono circolate sono di un ulteriore aumento, nel prossimo periodo, delle chiusure delle farmacie. Questo è un ulteriore spunto di riflessione che intendiamo tenere in considerazione anche all'interno del dibattito aperto nel nostro Paese e su cui vigileremo, anche per evitare che si determinino, in Italia, fenomeni analoghi».