Distribuzione intermedia in difficoltà, tra costo del denaro e farmaci mancanti
20/12/2022
Farmaci mancanti, aumento dei costi di trasporto e del costo del denaro, adempimenti e operatività che possono essere differenti a seconda delle Regioni. Sono queste le principali criticità che le aziende della distribuzione intermedia affrontano quotidianamente. Ne riferisce Paolo Masciarri, direttore tecnico di Farmacentro, raccontando la sua esperienza.
«Le difficoltà che il comparto della distribuzione intermedia si ritrova ad affrontare aumentano di giorno in giorno», spiega Masciarri. «Ogni fase operativa prevede una serie di adempimenti che vanno applicati con rigore, ma vi sono ambiti, come per esempio quello della Dpc, che sono regolamentati da Accordi regionali, e in qualche caso a livello di Asl. Una delle difficoltà che viviamo è proprio quella di gestire farmaci e dispositivi in maniera differenziata a seconda del territorio e spesso anche con spazi dedicati».
Accanto a questo, «ci sono poi tutte le criticità che derivano dal contesto attuale, caratterizzato dalla corsa dell'inflazione, con ripercussioni su tutta la filiera. Per quanto riguarda le attività più strettamente legate al trasporto e alla logistica, il caro carburante e il caro energia sono elementi su cui più volte abbiamo richiamato l'attenzione delle istituzioni. Ma a pesare più di tutto, in questo momento, è l'incremento del costo del denaro, che ha forti ricadute sui nostri bilanci».
Collegata a questo contesto di stress economico, «nonché di difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime, c'è la situazione dei farmaci mancanti, che vediamo peggiorare costantemente. La nostra preoccupazione, anche da farmacisti, va soprattutto al servizio alla popolazione e al bisogno di salute del paziente. L'auspicio è quello di affrontare la tematica in maniera condivisa con tutta la filiera».