Riunione annuale dei delegati regionali, la testimonianza di Chiara Scudeletti
23/12/2024
Si è tenuto nei giorni scorsi il consueto incontro annuale dei delegati regionali di Federfarma Servizi, con l'obiettivo di condividere accordi, normative e regolamenti varati a livello regionale e di singola Azienda sanitaria locale. Ne parliamo con Chiara Scudeletti, Direttore Affari Regolatori e Dpc di Unico e delegata regionale dell'associazione.
«Nella nostra assemblea sono stati presentati e discussi gli scenari nazionali per poi entrare nel dettaglio degli accordi regionali, con particolare riferimento alla spesa farmaceutica della Distribuzione per conto e della Distribuzione diretta. Gli accordi afferenti alla Dpc sono il frutto della contrattazione che vede coinvolti rappresentanti delle farmacie, parte pubblica e distribuzione intermedia e regolamentano la distribuzione alle farmacie territoriali di farmaci, dispositivi medici, vaccini, oltre alla erogazione di servizi di screening. E parliamo di volumi veramente notevoli, di 60 milioni di confezioni di farmaci distribuite nel solo 2023. E di una distribuzione di vaccini che negli ultimi cinque anni è triplicata».
L'attività istituzionale di Federfarma Servizi è molto intensa: «Rispetto agli accordi regionali, solo nell'ultimo anno ne abbiamo siglati una ventina in più di cento riunioni, alle quali vanno aggiunte le periodiche riunioni che teniamo per monitorare gli accordi già in essere. La nostra attività non è puramente logistica, le nostre imprese hanno standard elevati di qualità, efficienza, tempestività e capillarità che altri player solo logistici non possono vantare. Si basa su un rapporto di relazione e organizzazione professionali con le farmacie territoriali che si è consolidato negli anni».
Il vero problema oggi, come più volte ribadito da Federfarma Servizi, «è la sostenibilità di un comparto che deve affrontare costi di produzione in continua crescita. Guardando in prospettiva gli accordi regionali per la Distribuzione per conto dovrebbero tenere presente questi ulteriori oneri che le nostre imprese stanno sostenendo».
Riguardo alle misure contenute nella legge di Bilancio ora all'esame del Parlamento a favore della distribuzione intermedia, Scudeletti afferma che si tratta «di importanti segnali di attenzione che ci arrivano dal governo, dopo che lo scorso anno i provvedimenti in legge di Bilancio hanno riguardato soltanto le farmacie e le nostre richieste di una revisione della remunerazione e della partecipazione formale alla stipula degli accordi regionali per la Dpc insieme alle associazioni delle farmacie non era stata esaudite. Le istituzioni stanno comprendendo ora che la catena distributiva del farmaco va preservata nella sua totalità, essendo strettamente interconnessa. È sufficiente che un anello ceda perché tutta la filiera ne subisca il contraccolpo, con evidenti conseguenze su un servizio pubblico essenziale come quello della distribuzione del farmaco».