Ambiente, per sanità più sostenibile serve formazione e integrare percorsi universitari

30/07/2024


Lavoro d'équipe e formazione, sia universitaria, sia post universitaria, degli operatori sanitari. Sono questi alcuni degli elementi che sono stati indicati come fondamentali per realizzare progetti diretti alla sostenibilità ambientale in ambito sanitario. A fare il punto, un articolo della rivista dell'Ordine dei farmacisti francesi, che mette in luce il ruolo dei farmacisti. 

Nell'ambito di una iniziativa nazionale che ha coinvolto 400 professionisti della salute, tra cui farmacisti, sono emerse alcune attività che possono portare a un miglioramento in termini di impatto ambientale, anche nell'ambito dell'assistenza farmaceutica. In riferimento al ruolo del farmacista, un primo aspetto che viene messo in luce è l'importanza della presa in carico multidisciplinare dei pazienti, anche di quelli in assistenza domiciliare. Particolare attenzione, per esempio, viene data ai farmaci che il medico prescrive nel caso in cui subentrino determinate complicazioni, ma che poi non vengono effettivamente utilizzati dal paziente. Tenere traccia di questi farmaci, come di quelli di cui il paziente non ha più bisogno, è una pratica raccomandata per ridurre gli sprechi, ma interventi efficaci sono possibili solo laddove vi sia una buona capacità di comunicazione e di feedback tra i vari operatori sanitari coinvolti.

Altri progetti hanno poi riguardato l'utilizzo di dispositivi medici in ambito ospedaliero, ma importanti riflessioni sono poi emerse anche da un rapporto redatto dall'Associazione nazionale degli studenti presso la facoltà di farmacia, "Per una sanità all'altezza delle sfide climatiche e ambientali", che mette la professione del farmacista al centro della transizione ecologica.A essere invocata è la possibilità di rivedere i curricula universitari alla luce di questa necessità, ricomprendendo quindi, all'interno dei percorsi relativi ai farmacisti, l'ambito della salute ambientale e di una sanità eco-compatibile. L'obiettivo, infatti, è di far evolvere la sanità pubblica verso una sanità sempre più attenta all'ambiente, in grado di progettare percorsi di prevenzione e di gestione delle patologie secondo approcci che siano anche sostenibili. 

Un altro aspetto sottolineato è poi quello della sensibilizzazione di farmacisti e pazienti rispetto all'impatto ambientale delle varie terapie: la necessità è quella di adottare buone pratiche in termini di aderenza, di uso e di corretto smaltimento, ma anche di scelte più sostenibili da un punto di vista ambientale.