Francia, nella gestione delle dipendenze fondamentale la collaborazione tra medico e farmacista
10/07/2024
Anche nella gestione della dipendenza da oppiacei viene riaffermata la necessità di una presa in carico multidisciplinare e coordinata delle persone che ne soffrono che veda come protagonisti il medico e il farmacista. È quanto emerge dall'impegno che l'ordine dei medici e dei farmacisti francesi rinnovano sul tema, riattualizzando anche gli strumenti a sostegno dei professionisti impegnati su tale problematica sanitaria. Obiettivo prioritario è quello di favorire l'accesso alle cure, migliorare la presa in carico, il monitoraggio e il follow up dei pazienti, in modo da ridurre rischi ed eventuali danni. Si stima che in Francia siano oltre 177.000 i pazienti che hanno ricevuto una terapia sostitutiva in caso di dipendenza agli oppiacei nel corso di un anno (il dato è riferito al 2019) e da parte dei due Ordini è stato rinnovato l'impegno a sostenere i medici e i farmacisti che compiano questo percorso.
A essere messa a disposizione è una sorta di linea guida aggiornata che contiene varie raccomandazioni, ma dai due Ordini viene soprattutto evidenziata una riflessione: nessun atto sanitario di tale complessità può essere efficace e tagliato su paziente e territorio se non c'è una profonda collaborazione interdisciplinare e interprofessionale. In particolare, nel caso della gestione delle dipendenze, è necessario il massimo coordinamento tra la fase della prescrizione e la fase della dispensazione delle terapie sostitutive, ma la integrazione tra medico e farmacista deve dispiegarsi e rinnovarsi nel quotidiano, richiede impegno costruttivo e non può non implicare una relazione di fiducia che parta dalla consapevolezza delle rispettive professionalità e ruoli.