Carenze, il report 2024 del Pgeu

11/02/2025


Nel 2024, le carenze di medicinali hanno continuato a colpire tutti i Paesi europei, e la situazione è rimasta stabile rispetto all'anno precedente, che è stato il peggiore mai registrato. I farmacisti in tutta l'Unione dedicano oggi tre volte più tempo alla gestione delle carenze rispetto a dieci anni fa, arrivando a quasi 11 ore settimanali in media. Rispetto agli anni precedenti, il peso delle carenze di medicinali sui pazienti e sulle farmacie in Europa è aumentato. Questo si riflette nel calo della fiducia dei pazienti nella catena di approvvigionamento farmaceutico. Le carenze di dispositivi medici continuano a persistere nelle farmacie europee. Questo problema riguarda tutte le categorie di dispositivi, in diversi Paesi europei, con differenze significative tra le varie nazioni.
Nonostante gli sforzi costanti dei farmacisti di comunità, in molti Paesi europei vi sono ancora lacune in termini di informazioni, strumenti e soluzioni normative, che impediscono loro di aiutare efficacemente i pazienti in caso di carenza.

Questi, in sintesi, gli esiti del PGEU Medicine Shortages Report 2024, il sondaggio annuale che il Pharmaceutical Group of the European Union ha condotto in 28 Paesi.   

Nel dettaglio 
Negli ultimi dodici mesi, le farmacie hanno continuato a fronteggiare livelli elevati di carenze, con il 61% dei Paesi che segnala che la situazione non è migliorata rispetto al sondaggio dell'anno precedente, che aveva già registrato livelli eccezionalmente alti di carenze.

Tra gli elementi di rilievo del Report, come accennato, le 11 ore a settimana dedicate alla questione carenze: un impegno gravoso di tempo che sottrae tempo risorse ad altri servizi sanitari essenziali, ma rimane fondamentale per garantire che i pazienti ricevano le cure di cui hanno bisogno.

Quanto al ruolo svolto dai farmacisti  per mitigare l'impatto delle carenze il documento parla di consulenza ai pazienti sulle alternative disponibili; di ricerca e approvvigionamento di medicinali sostitutivi; di collaborazione con i medici per individuare opzioni adeguate e negoziare dei rimborsi con le agenzie regolatorie per i trattamenti alternativi.

Nel 2024, un terzo dei Paesi europei ha emanato leggi che concedono ai farmacisti maggiore flessibilità per affrontare le carenze di medicinali. Questi nuovi poteri includono la possibilità di adeguare i dosaggi e le formulazioni, la preparazione galenica di farmaci e la sostituzione terapeutica. Inoltre, il 20% dei paesi sta attualmente sviluppando iniziative legislative per ampliare ulteriormente le responsabilità dei farmacisti, consentendo loro di gestire le carenze in modo più efficace ed espandere il proprio ambito di pratica.

«Dietro ogni carenza di medicinali», sottolinea Clare Fitzell, presidente del Pgeu, «c'è un paziente preoccupato e un farmacista diligente che cerca alternative e soluzioni. Alcuni Paesi hanno adottato misure normative che permettono ai farmacisti di trovare un numero maggiore di soluzioni per i pazienti, come la sostituzione con farmaci generici e la sostituzione terapeutica, offrendo risposte più rapide ai pazienti e valorizzando l'expertise del farmacista. Questa è una delle misure chiave che abbiamo proposto nel nostro ultimo documento sulle azioni proattive per affrontare le carenze di medicinali». 

Con l'esortazione alle «istituzioni e le Agenzie europee ad avanzare rapidamente con politiche che garantiscano una fornitura sicura e affidabile di medicinali per tutti i cittadini europei. Attendiamo con interesse i progressi sulla Riforma della Legislazione Farmaceutica Generale dell'UE, il lavoro dell'Ema e l'adozione del Critical Medicines Act».