Farmaci online e contraffazione: utenti sempre più esposti. Serve più collaborazione tra istituzioni e filiera

10/07/2024


La propensione a comprare farmaci online, in Italia, è in crescita e tra i principali canali di acquisto - nonché di esposizione a messaggi pubblicitari - ci sono al primo posto i siti web, seguiti da social network e piattaforme di e-commerce. Un dato, questo, che mette in luce il rischio crescente per gli utenti di entrare in contatto con farmaci contraffatti, ma suggerisce anche la necessità di una sempre maggiore collaborazione tra istituzioni e filiera, a tutela dei consumatori e per prevenire attività criminose. Sono alcuni dei risultati del progetto CAPSULE, condotto dal Centro di Ricerca Transcrime dell'Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Agenzia italiana del farmaco e il contributo del Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University, che ha indagato il grado di consapevolezza dei consumatori in Italia e Spagna riguardo al rischio di acquistare farmaci substandard e falsificati (SFMs) online.  

 Il progetto si è basato su una Survey condotta in entrambi i Paesi a gennaio 2024, tra il 24 e il 26, su un campione rappresentativo di utenti che usano internet con regolarità e che sono consapevoli della possibilità di effettuare acquisti di farmaci online. Un primo aspetto messo in luce dall'indagine riguarda i canali attraverso cui italiani e spagnoli sono venuti a conoscenza di tale possibilità: al primo posto c'è la rete (62% in Italia e 48% in Spagna), seguita da passa parola di amici e parenti (30% in Italia e 33% in Spagna), social network (26% in entrambi gli stati) e pubblicità mediante email (19% in Italia e 18% in Spagna). Questo risultato evidenzia, ancora una volta, la rilevanza di canali informali nel diffondere informazioni che dovrebbero invece essere proposte in primo luogo - e sin da subito - da canali istituzionali, attraverso per esempio campagne di sensibilizzazione. 

Tra gli aspetti indagati c'è poi l'esposizione a pubblicità relativa a medicinali effettuata online (tramite banner, spam, post e così via). La gran parte dei rispondenti ha dichiarato di essersi imbattuto in una qualche tipologia di annuncio pubblicitario su farmaci - rispettivamente l'85% degli italiani e il 75% degli spagnoli - e questo è accaduto con una frequenza elevata (regolarmente e spesso) per oltre la metà dei casi in Italia, 56%, e nel 43% in Spagna. In entrambi i Paesi risulta più probabile che gli annunci online vengano notati da giovani, piuttosto che da persone di età più avanzata. Nel complesso, l'82% degli italiani che si è imbattuto in un messaggio pubblicitario ha anche effettuato almeno un acquisto, mentre tra gli spagnoli a mostrare un simile comportamento è il 69%. Nel complesso, emerge una maggiore tendenza all'acquisto online da parte degli italiani, anche in termini di frequenza: compra online farmaci con regolarità o spesso il 49% in Italia, contro il 27% in Spagna, dove la maggior parte delle persone effettua acquisti occasionalmente. 

Interessante poi è il focus sul canale tramite il quale sia capitato di vedere annunci: in entrambi gli Stati i rispondenti dichiarano di essersi imbattuti in pubblicità in primo luogo su siti web, tra cui per esempio farmacie online (69%), seguiti da social network e piattaforme di e-commerce, quali Amazon, Ebay e Alibaba. L'1% ha indicato il dark o deep web.  

I farmaci per l'influenza sono quelli che, stando alle risposte degli italiani, sono più spesso oggetto di avvisi pubblicitari, seguiti da quelli relativi alla perdita di peso, per la cura del colesterolo, per il dolore e quelli per favorire le prestazioni sportive. Andando ad analizzare la propensione all'acquisto di tali categorie, si confermano al primo posto i farmaci per l'influenza, ma al secondo e terzo posto sono indicati rispettivamente farmaci per il dolore e il colesterolo. Diversa la situazione in Spagna: al primo posto, per acquisti, ci sono quelli per le performance sportive, quelli contro l'influenza e per la perdita di peso, mentre risultano essere maggiormente oggetto di pubblicità quelli per la perdita di peso, seguiti da performance sportive e influenza. Particolarmente focalizzati nei messaggi pubblicitari, in Spagna, sono anche quelli per smettere di fumare e per la disfunzione erettile.