Distribuzione intermedia, Mirone: riaccendere attenzione su sostenibilità del comparto e nuova tracciabilità
25/09/2024
Sono molte le tematiche di rilievo per i prossimi mesi, dal nodo della sostenibilità del comparto, alla sanità territoriale, sino al nuovo sistema europeo di tracciabilità del farmaco. Alla luce delle sfide, l'augurio è che si rinsaldi sempre di più la collaborazione all'interno della filiera e che ci sia, anche da parte di istituzioni, governo e politica, la massima attenzione verso il nostro settore, nella consapevolezza di quanto sia essenziale per la qualità del servizio al cittadino.
A lanciare l'appello Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.«Tra le tante questioni che riguardano il settore», ha spiegato Mirone, «quella più urgente resta la sostenibilità, verso cui il nostro sforzo è massimo. Come Federfarma Servizi, continua l'impegno, anche attraverso i vari tavoli, per riaprire e approfondire il dialogo con la parte pubblica». In questo ultimo periodo, «sono stati compiuti i primi passi per il riavvio del tavolo sulla Convenzione delle farmacie, che, accanto alle misure relative alla nuova remunerazione, appare come un segnale di interesse per gli sviluppi dell'assistenza. Ora, ci auguriamo che anche sul segmento della distribuzione intermedia si riaccenda tale attenzione e sensibilità». D'altra parte, «solo se alle spalle della rete delle farmacie c'è una distribuzione intermedia stabile e ben funzionante, sarà possibile dare seguito ai progetti di rilancio della sanità territoriale, che vedono nella prossimità un elemento cardine». Tra i temi al centro c'è anche il nuovo sistema europeo di tracciatura dei farmaci, basato sul Datamatrix: «La deadline è ormai vicina e la fase preparatoria è agli sgoccioli. Ora siamo in attesa di verificare gli esiti del recente Decreto del Governo. C'è, da parte nostra, la massima collaborazione per fare sì che tutto funzioni al meglio, senza disservizi, e che questa innovazione dia i suoi frutti, senza rischiare di trasformarsi in un ostacolo.
Grazie al confronto in Secof, organismo di rappresentanza europea dei distributori intermedi del farmaco di esclusiva proprietà di farmacisti, abbiamo contezza di quanto avvenuto in Europa e un faro sulle esperienze delle cooperative di altri Paesi che prima di noi hanno intrapreso il percorso. Sappiamo quali possano essere le difficoltà, soprattutto per il nostro comparto, già messo a dura prova, e ci auguriamo la massima attenzione anche da parte delle istituzioni e della politica, per far in modo che non vi siano aggravi ulteriori per le nostre aziende e ricadute sulla qualità del servizio».