Emergenza Emilia-Romagna, Mirone: assicurare il servizio è diventato una battaglia quotidiana
13/06/2023
Ampie aree segnate da allagamenti e fango, oltre 300 frane attive, danni a infrastrutture, strade e vie di collegamento interrotte, edifici inagibili, con una situazione che è in continua evoluzione. Nonostante gli annunci di un lento miglioramento, le situazioni di difficoltà in Emilia Romagna, all'indomani della fase più emergenziale, restano elevate, con «disagi che stanno continuando a colpire il servizio farmaceutico. L'alluvione ha interessato il magazzino della nostra Associata, Farmacentro, ma anche per le aziende non direttamente danneggiate le criticità sono elevate: raggiungere le farmacie, portare i farmaci ai pazienti, è diventata una battaglia quotidiana» racconta Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.
«Le aziende della distribuzione intermedia» spiega Mirone «stanno vivendo difficoltà legate a un territorio che resterà a lungo fragile e a tratti inaccessibile. Gli impedimenti nel raggiungere le farmacie restano elevati, soprattutto nelle zone più colpite o remote, ma, in generale, la viabilità è molto difficoltosa. In alcuni casi, sono stati messi in campo sistemi di consegna di emergenza: la collaborazione di tutti è grande. Ma non è semplice, anche perché le prospettive non sono di una risoluzione in tempi brevi. Come Federfarma Servizi, siamo in costante contatto con il territorio e con le aziende più coinvolte, ma anche con la rete delle farmacie. Siamo al corrente di situazioni di gravi danni e abbiamo manifestato la nostra disponibilità. Tutte le aziende si sono organizzate per cercare di supportare le farmacie, con aiuti concreti. Cerchiamo di dare il massimo supporto per permettere alle farmacie di dare una risposta efficace e tempestiva alla popolazione, cercando di ripristinare il prima possibile il servizio».
L'esperienza di Farmacentro
Tra le strutture della distribuzione intermedia del territorio, a essere stato colpito, in particolare, è il magazzino di Farmacentro, sito in Anzola dell'Emilia, nel bolognese: «Mercoledì scorso tutto è successo nell'arco di pochissimo tempo» racconta a f-online Marco Mariani, direttore generale, «l'ondata di acqua proveniente dall'esondazione del Rio Cavanella ha invaso la struttura, arrivando a oltre 20 cm di altezza. La Protezione Civile ci ha fatto sgomberare il magazzino, in vista della piena in arrivo, e per garantire il servizio, abbiamo provveduto a gestire le richieste delle farmacie emiliane dai nostri poli di Perugia e Jesi su cui abbiamo deviato gli ordini, con un grande sforzo organizzativo ma dimostrando grande flessibilità».
Ad ogni modo, «appena l'acqua ci ha raggiunti, abbiamo dovuto interrompere immediatamente il collegamento con la rete elettrica per salvaguardare la sicurezza del personale nel polo e l'integrità dei macchinari (automazione e hardware informatico). La situazione a quel punto era impressionante: farmaci che galleggiavano nelle parti del magazzino in cui si è accumulata più acqua, fango ovunque sui pavimenti, danni alle strutture, acqua infiltrata nei muri e soprattutto nelle pareti di cartongesso che andranno sostituite. Solo dopo 10 ore, abbiamo potuto accedere nuovamente al magazzino: abbiamo lavorato tutta la notte per aspirare l'acqua e pulire dal fango e siamo riusciti a riaprire giovedì solo parzialmente e venerdì a pieno regime. I danni, che hanno interessato l'immobile, merce e farmaci sono parecchi ma la nostra priorità è sempre stata quella di fornire alle farmacie tutto il necessario, per la quotidianità e in vista dell'emergenza in atto». Continua Mariani: «Personalmente mi sono sentito la responsabilità di trovare una soluzione quanto prima per non far mancare il servizio ed i farmaci alle Farmacie Socie e ai cittadini. Se fossimo stati una multinazionale, la governance mi avrebbe chiesto solo di stare attento al contenimento dei costi, essendo una Cooperativa, invece, il nostro Presidente ha sempre chiesto il massimo impegno alla struttura, per non far mancare il sostegno ai Soci. Ho sentito la differenza nel gestire una azienda non per fare il mero profitto ma per tener fede all'impegno mutualistico, perché questa è l'essenza di una Cooperativa, ovviamente sempre con la sicurezza del personale al primo posto. Safety first!».
Da Stefano Golinelli, presidente di Farmacentro, arriva un ringraziamento «al nostro personale che è stato meraviglioso - parlo di quello del polo di Anzola come dei colleghi degli altri due poli che si sono rimboccati le maniche per far fronte all'aumentato carico di lavoro. Devo ringraziare anche le nostre aziende partner in loco per averci offerto aiutato a superare il difficile momento: grazie al loro impegno e all'esercito siamo potuti ripartire subito. Grazie anche alle Cooperative della distribuzione intermedia che si sono offerte di aiutarci in quel difficile momento, abbiamo fatto da soli, ma non ci siamo sentiti soli».