Palumbo (Università Cattolica): necessario sostenere il comparto per preservare gli attuali livelli del servizio
09/12/2024
Michele Palumbo - Adjunct Professor Operations and Supply Chain dell'Università Cattolica - ha tenuto, insieme alla collega Martina Cozzoni, una interessante relazione nel corso della seconda giornata della convention Federfarma.Co-Federfarma Servizi. Un vero e proprio excursus sull'evoluzione della distribuzione intermedia negli ultimi quindici anni.
«Ho molto apprezzato», spiega il professore, «la trasparenza del dibattitto che ha avuto per protagonisti, in particolare, il presidente di Federfarma Servizi Mirone e il vice presidente di Egualia Butti. È emersa la necessità che filiera del farmaco sia coesa, una "guerra tra poveri" non serve a nessuno. Non si può affermare che nel settore manchino le risorse, semmai la questione è quella di una loro equa distribuzione tra tutte le componenti della filiera».
I presupposti sono chiari: «Mantenere, per le imprese della distribuzione intermedia, il livello di servizio alle farmacie osservato finora ha costi non più sostenibili. Dai dati che abbiamo presentato alla convention emerge che la situazione, già difficile da tempo, è diventata critica negli ultimi anni, con l'emergenza pandemica, le guerre in corso, l'esplosione dei costi di produzione in generale. Ora se pensiamo che un grossista può arrivare a effettuare fino a quattro consegne al giorno alle farmacie, in modalità praticamente gratuita, ci rendiamo conto che il sistema non può più reggere. Guardiamo oltre i confini nazionali, al mondo anglosassone: in Inghilterra le consegne settimanali sono molto meno numerose e, comunque, remunerate dalle farmacie. Io non ho soluzioni da proporre, mi limito a dire che se si giungesse anche in Italia a un sistema del genere si assisterebbe a una grande concentrazione nel mondo dei grossisti, a discapito delle piccole imprese. Con la conseguenza però di mettere fine a un servizio a un pubblico di altissima qualità ed efficienza, su una gamma di prodotti che supera le centomila referenze».
Fatte queste considerazioni, appaiono quanto mai opportune, per Palumbo, le misure contenute nella legge di Bilancio ora in discussione al Parlamento, a partire da quello 0,65% in più sulla quota di spettanza riservata alla distribuzione intermedia. Un importante segnale di attenzione da parte delle istituzioni. Anche se, al di là di provvedimenti più o meno estemporanei, sarebbe utile avviare ragionamenti più di prospettiva tra tutti gli attori della filiera del farmaco, perché a trarne giovamento sia tutto il settore, senza compromettere il servizio ai cittadini.
«Avendo partecipato anche alla prima giornata della convention», conclude Palumbo, «dedicata a Federfarma.Co, e ascoltato la relazione del presidente Losio, mi preme sottolineare che l'attività di interlocuzione con l'industria svolta da Federfarma.Co è fondamentale, in quanto garantisce la sopravvivenza anche di realtà piccole della distribuzione intermedia che altrimenti non sarebbero in grado di restare sul mercato. Questa sinergia, queste economie di scala sono essenziali per il comparto».